10 locali e 190 posti letto, aperto il Centro Covid all’ex Creaf

Da sinistra: Monni, Biffoni, Giani e Bezzini

La nuova realizzazione sarà già attiva da lunedì prossimo. Giani: “Non è un ospedale da campo, ma una struttura duratura”. Scendono ancora i nuovi casi. A Firenze, dall’inizio dell’epidemia, sono decedute 1.049 persone

Due piani complessivi di 1.700 metri quadrati dove trovano spazio 10 grandi locali che garantiscono un buon distanziamento dei letti per un totale di 190 posti letto. Sono i numeri principali del centro Covid Pegaso all’ex Creaf di via Galcianese a Prato inaugurato stamattina dal presidente della Regione Eugenio Giani assieme agli assessori Monia Monni (Protezione civile) e Simone Bezzini (diritto alla salute), e al sindaco di Prato Matteo Biffoni.

La nuova struttura, attiva già da lunedì prossimo, è stata allestita a tempo di record con un costo di circa 5 milioni di euro, interamente finanziati dal bilancio regionale, comprensivo di arredi e apparecchi medicali, e anche dell’edificio gemello che dovrebbe essere ultimato in tempi brevi.

“Nel momento in cui tutti si lamentano delle lungaggini della Pubblica Amministrazione – ha detto Giani – vedere realizzata la prima struttura Centro Covid d’Italia in meno di un mese, e per 191 posti letto, è per noi un grande orgoglio perché si tratta non di un ospedale da campo, ma di una struttura duratura. E’ la dimostrazione che di fronte all’emergenza sanitaria si può rispondere nell’interesse generale della cittadinanza”.

La realizzazione è stata possibile anche grazie alla riunione permanente del tavolo tecnico composto dalle Asl, dalle Aziende ospedaliero universitarie, da Estar e coordinato dal responsabile della Protezione civile regionale, Giovanni Massini e dal responsabile della direzione regionale “diritti di cittadinanza e coesione sociale”, Carlo Rinaldo Tomassini. “Un tassello importante nella lotta alla pandemia” l’ha definito Bezzini “perché la Regione si dota di nuovi spazi per combattere il Coronavirus e supportare la rete ospedaliera, alleggerendo la pressione che vi grava”.

L’albero di Natale per i pazienti e i fiori all’interno della nuovo struttura sono stati offerti da Coldiretti Toscana e Giorgio Tesi Group.

A Prato, secondo l’assessore regionale alla sanità, teoricamente potrebbero arrivare pazienti da tutta la Toscana. Ma si pensa alla nuova struttura come un presidio al servizio dell’area centrale della regione. Giani ha richiamato poi le prossime scadenze con le inaugurazioni delle altre strutture in corso di realizzazione, a cominciare dall’ampliamento dell’ospedale di Prato con la creazione di ulteriori 60 posti letto, oggi per degenti covid, domani per tutti i pazienti del S. Stefano. Poi il Prato 3, cioè la struttura gemella, situata accanto a quella inaugurata questa mattina, che ospiterà 150 letti e infine il Campo di Marte di Lucca con altri 150 posti letto a servizio della costa. Se nel momento di picco ci sono stati oltre 2.200 malati covid ricoverati, a breve la Toscana potrà quindi contare su 550 posti letto in più, così da gestire in sicurezza anche una eventuale terza ondata.  

“Quello che lanciamo oggi è un segnale grandioso – ha concluso Monni – abbiamo realizzato questo vero e proprio ospedale in un solo mese. Sarà in funzione da lunedì prossimo, quando qui arriveranno i primi venti pazienti e via via lo utilizzeremo per alleggerire la pressione sulle altre strutture del Sistema ospedaliero”.

In Toscana sono 109.418 i casi di positività al Coronavirus, 428 in più rispetto a ieri. I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti sono 2.453 in più rispetto a ieri (+3,1%) e raggiungono quota 80.461 (73,5% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.661.394, 8.110 in più rispetto a ieri, di cui il 5,3% positivo. L’età media dei 428 casi odierni è di 48 anni circa. Gli attualmente positivi sono oggi 26.024, -7,3% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.588 (30 in meno rispetto a ieri), di cui 253 in terapia intensiva (stabili).

Purtroppo, oggi si registrano 35 nuovi decessi: 17 uomini e 18 donne con un’età media di 82 anni: 6 a Firenze, 5 a Prato, 9 a Massa Carrara, 2 a Lucca, 5 a Pisa, 5 a Livorno, 2 a Siena, 1 a Grosseto. Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Sono 30.575 i casi complessivi ad oggi a Firenze (99 in più rispetto a ieri), 9.654 a Prato (54 in più), 9.654 a Pistoia (51 in più), 6.952 a Massa (41 in più), 11.072 a Lucca (23 in più), 15.233 a Pisa (73 in più), 7.659 a Livorno (29 in più), 9.826 ad Arezzo (26 in più), 4.425 a Siena (18 in più), 3.813 a Grosseto (14 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 2.934 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 2.887 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 3.746 casi x100.000 abitanti, Pisa con 3.635, Massa Carrara con 3.567, la più bassa Siena con 1.656. 24.436 persone sono in isolamento a casa, (2.030 in meno rispetto a ieri, meno 7,7%), 31.325 (291 in meno) quelle, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Dall’inizio dell’epidemia sono 2.933 le persone che non ce l’hanno fatta di cui 1.049 a Firenze.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.