10 spettacoli e due nuove produzioni: al Carlo Monni il teatro è “social”

Una programmazione varia e diversificata per ritrovare quel senso di interconnessione che per troppo tempo è stato affidato alla dimensione virtuale. Da Decaro a Vukotic, al debutto di Fiona May, a Stefano Massini che incontra Giorgio Gaber

Milena Vukotic in A spasso con Daisy

Paolo Cevoli, Enzo Decaro, Elio Germano, Lodo Guenzi, Stefano Massini, Fiona May, Emilio Solfrizzi, Theo Teardo, Milena Vukotic. Sono alcuni tra i protagonisti della stagione di prosa 2022/2023 del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (Fi). Dal 10 novembre al 30 marzo 10 spettacoli con due nuove produzioni raccolti sotto un titolo collettivo: “Toc Toc – Il teatro è social”: un invito a portare dal vivo quel senso di interconnessione che per troppo tempo è stato affidato quasi esclusivamente alla dimensione virtuale. Come? Attraverso una programmazione più che mai varia e diversificata (info e prezzi www.teatrodante.it). “Abbiamo scelto per la stagione – spiega il direttore artistico Andrea Bruno Savelli – un titolo che evoca i social network, compagni costanti degli ultimi anni, ma che al contempo ne modifica il nome per bussare alla porta delle persone e invitarle a uscire. Per farlo abbiamo creato una programmazione coinvolgente, varia, con interpreti straordinari come Stefano Massini, campigiano di adozione, che torna da noi dopo essersi aggiudicato l’Oscar del teatro, Elio Germano che fa il Paradiso, e poi Lodo Guenzi, amatissimo da giovani e meno giovani, la commedia esilarante di Paolo Cevoli, Solfrizzi in Molière e De Caro in De Filippo, senza dimenticare le nostre produzioni: Fiona May, l’omaggio a Carlo Monni con “La beffa del grasso legnaiuolo”, e infine un testo su cui rimugino da anni sul fenomeno della violenza dilagante tra i giovani”.

Fiona May

La stagione sarà inaugurata dalla prima nazionale di “La prova contraria”, che vedrà la campionessa Fiona May come interprete d’eccezione: un testo che guarda alle problematiche della società contemporanea con la tensione di un thriller, mantenendo lo spettatore sul filo della suspense per riflettere sulla violenza insita negli uomini, per la regia di Andrea Bruno Savelli (10,11/11 ore 21.00). La conclusione sarà invece affidata a ”Paradiso XXXIII”. Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica dell’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. Dal suono avvincente ed “etterno” germogliano suoni inauditi e imprevedibili e scaturisce la regia visionaria di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil (30/3 ore 21.00).

In cartellone anche a “A spasso con Daisy”, racconto delicato capace di affrontare con ironia un tema complesso come il razzismo negli Stati Uniti del dopoguerra, con cui Alfred Uhry si aggiudicò il Premio Pulitzer per la Drammaturgia nel 1988. Milena Vukotic è l’anziana Miss Daisy, una donna dal piglio forte, scontrosa e avara ma anche vitale e indipendente che giorno dopo giorno svilupperà per Hoke, l’autista di colore affezionato e analfabeta, un rapporto fatto di battibecchi e battute pungenti che cela un affetto profondo (25/11 ore 21.00). Si continua con “La beffa del grasso legnaiuolo”: uno spaccato della vita fiorentina dei primi anni ruggenti del Rinascimento in cui nobili, artigiani ed artisti condividevano le medesime passioni, lo stesso gusto per la vita e per l’arte e ponevano le basi per la costruzione di quell’inconfondibile “carattere fiorentino. Regia di Andrea Bruno Savelli (5/01 ore 21.00; 6/01 ore 18.00; 7/01 ore 21.00; 8/01 ore 16.30).

Enzo Decaro nel classico di De Filippo “Non è vero ma ci credo”

Emilio Solfrizzi sarà al centro di “Il malato Immaginario” di Molière nel nuovo allestimento di Guglielmo Ferro, in un intreccio tra comicità e teatro dell’assurdo (23/01 ore 21.00). E poi: gli irresistibili misteri di Agatha Christie arrivano in teatro con “Trappola per topi”. La scelta di Lodo Guenzi come attore principale è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza, metodo e follia (5/02 ore 21.00). In esclusiva toscana sarà al Teatrodante “Lezioni di marketing romagnolo”, di e con Paolo Cevoli: un monologo tutto da ridere in cui l’imprenditore con l’hobby del cabaret racconta l’esperienza di manager della ristorazione. Con la sua innata simpatia Cevoli passa dalle origini della Pensione Cinzia di Riccione, gestita dalla famiglia, fino ai giorni nostri. Fa da sfondo una terra  che ha nell’ospitalità, nella laboriosità e nel buon umore il segreto del suo successo (17/02 ore 21.00). Ancora: una tragedia tutta da ridere, popolata da moderne maschere della commedia dell’arte. Ecco “Non è vero ma ci credo”, spettacolo di Peppino de Filippo con protagonista Enzo Decaro, per la regia di Leo Muscato. L’avaro imprenditore Gervasio Savastano vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura; un giorno sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti, che De Filippo aveva ambientato nella Napoli degli anni ‘30, e che qui si spostano più vicini a noi, negli anni ’80, (24/02 ore 21.00).

Emilio Solfrizzi interpreta Il malato immaginario

Stefano Massini e l’Orchestra Multietnica di Arezzo con “Quando sarò capace di amare”. Cosa accade se un narratore come Massini si lascia ispirare dai brani di Giorgio Gaber? Cosa prende forma sul palco se i racconti del “più popolare cantastorie del momento”sbocciano dentro le canzoni della premiata ditta Gaber-Luporini? Massini sceglie di coinvolgere il pubblico in un viaggio di echi e rimandi, in un unico grande omaggio al Signor G (1/03 ore 21.00). Al ricordo di Niccolò Ciatti, di Willy Monteiro Duarte, e di Simone Frascogna, freddato a Casalnuovo (Na) per non essersi lasciato superare con l’auto, è dedicato “Picchio ergo sum” con la regia di Andrea Bruno Savelli. Quando si è spento il sorriso di quel bambino che ha fatto della violenza le ragioni della sua esistenza?Uno spettacolo che racconterà le vite che potevamo essere, che non sono state e che non saranno mai.

“Stiamo tentando di tornare alla normalità, speriamo definitivamente – conclude il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi – e l’aver creato una stagione con la stessa passione e intelligenza degli anni passati, forse addirittura con un guizzo in più, non è affatto scontato. È un grande dato di merito per Andrea Bruno Savelli, che si conferma all’altezza della sfida, affiancato dal presidente di Fondazione Accademia dei Perseveranti Stefano Salvi e dal direttore generale Leonardo Fabbri”.

 Apertura degli abbonamenti da mercoledì 20 luglio, mentre dal 15 settembre spazio ai nuovi abbonati e vendita biglietti singoli dal 4 ottobre.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.