32 allievi della Giulio Dohuet oggi hanno giurato fedeltà alla Repubblica e alle sue istituzioni

La cerimonia, emozionante e al passaggio di due Tornado e di due Eurofighters, si è volta sul piazzale dell’Istituto alla presenza fra gli altri del ministro della Difesa Lorenzo Guerini e del Capo di stato maggiore dell’Aereonautica Luca Goretti

Una giornata che rimarrà fortemente impressa nei loro cuori quella che hanno vissuto oggi i 32 allievi della Scuola militare aeronautica “Giulio Douhet”, primo anno “corso Taurus”, che oggi alle Cascine in quella che per i fiorentini è ancora la Scuola di Guerra Aerea hanno giurato fedeltà alla Repubblica e alle sue istituzioni alla presenza del capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Luca Goretti, e di numerose autorità civili e militari. Tante le personalità intervenute fra cui ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il presidente della Regione Eugenio Giani e la vicesindaco di Firenze Alessia Bettini solo per citarne alcune. 

Momento clou dell’evento il sorvolo sul piazzale dell’Istituto in contemporanea del fatidico pronunciamento “Lo Giuro” di due Tornado provenienti dal 6° Stormo di Ghedi (Brescia) e di due Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto. La scuola è frequentata da 104 studenti (di cui 54 ragazze) ed è divisa tra primo anno (32 studenti), secondo (corso Sirio, 35 studenti) e terzo (corso Rigel, 37 studenti). 

“Siamo orgogliosi di avere qui il ministro – ha detto il capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Luca Goretti – Siamo grati di poter contare sulla costante e attenta partecipazione di tutte le istituzioni. Tra Firenze e l’Aeronautica c’è uno storico legame, nel segno di un affetto reciproco. Ai familiari dei nostri allievi, qui presenti, do un sentito benvenuto”.

Il ministro Guerini e alla sua destra il Capo di Stato Maggiore dell’Aereonautica Generale Luca Goretti

Mentre il comandante della scuola, colonnello Davide Rosellini, ha  invitato le ragazze e i ragazzi del corso Taurus a vivere questa cerimonia come “uno dei momenti più cari ed emozionanti della loro vita, perché nel preciso momento in cui si grida al cielo la propria promessa di fedeltà alla Repubblica Italiana, si mettono a disposizione del Paese le proprie capacità ed energie, ma soprattutto il proprio onore”. A seguire si è svolto il battesimo del Corso, a cui ha preso parte in qualità di padrino, il Generale di Brigata Aerea Luigi Casali, Capo di Stato Maggiore del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare. Un momento fortemente emozionante durante il quale il gagliardetto viene simbolicamente affidato al Capo Corso, che rappresenta un ideale passaggio di consegne tra vecchie e nuove generazioni dell’Arma Azzurra.

Guerini si è rivolto direttamente ai giovani: “Sarete chiamati a confrontarvi con tecnologie emergenti che avranno effetti dirompenti sulla nostra vita quotidiana – ha osservato – , ma anche sul concetto stesso di sicurezza nazionale e sulla stabilità internazionale. Se pensiamo al forte sviluppo del dominio spaziale e cibernetico, all’avvento dell’intelligenza artificiale e del calcolo quantistico, dovrete approfittare delle opportunità offerte da questo percorso formativo per consolidare le fondamenta della vostra conoscenza e per sviluppare quell’agilità di visione e comprensione del mondo necessaria per proiettarvi nel futuro, ma soprattutto per essere protagonisti nella costruzione della società di domani. Tra qualche anno noi saremo orgogliosi di passare a voi il testimone certi di riporlo in mani sicure, di cittadini giovanissimi, in grado di operare le scelte migliori per la nostra comunità nazionale nel pieno rispetto dei valori fondanti la nostra Democrazia”.

Inevitabile un accenno a quanto sta accadendo ormai da 65 giorni in Ucraina: “Viviamo in un tempo storico difficile – ha concluso Guerini – segnato dagli echi di una pandemia non ancora cessata e dall’orrore di un conflitto divampato nel cuore dell’Europa, in un paese, l’Ucraina, vicino nella geografia e ancor più nei nostri cuori, dove forte è il sentimento di vicinanza alla resistenza del suo popolo, che invoca il proprio diritto alla sovranità e alla libertà, di cui l’Italia e l’Europa sono fieri custodi nel mondo”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.