A Firenze gli Stati Generali dell’universo femminile

Torna alla Pergola dal 4 al 6 ottobre “L’eredità delle donne”, il festival internazionale creato da Serena Dandini

Sul modello dei grandi summit si racconteranno in una no-stop di incontri fra attualità, scienza, innovazione, letteratura e scenari internazionali. E’ “50 sfumature di rosa”, veri e propri “Stati Generali” che saranno una delle novità de “L’eredità delle donne”, il festival diretto da Serena Dandini, su un progetto di Elastica e di Fondazione CR Firenze con la partnership di Gucci, che dal 4 al 6 ottobre prossimo invaderà letteralmente Firenze.

Serena Dandini

La seconda edizione dell’evento è stata presentata nella Sala Cosimo Primo di Palazzo Vecchio alla presenza della brillante conduttrice televisiva e del sindaco Dario Nardella che, accompagnato dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, ha fatto gli onori di casa. “Un evento diffuso”, ideato nel nome di una fiorentina illustre: Anna Maria Luisa de’ Medici, più conosciuta come l’Elettrice Palatina, ultima discendente della famiglia, che alla morte del fratello avvenuta nel 1737 vincolò allo Stato Toscano la grandissima collezione artistica appartenuta ai suoi familiari diventando di fatto madre della cultura italiana ed europea.

Al centro del programma ci saranno le due serate condotte da Dandini al Teatro della Pergola: la prima, il 4 ottobre, sarà un talk intitolato “La città delle donne”. Tra riflessioni e ironia sindache, architette, imprenditrici, giornaliste, donne delle istituzioni e scienziate faranno vedere come potrebbero essere le città se fossero disegnate, pensate e immaginate dalle grandi donne di oggi. Ma il festival è anche ironia e divertimento, e dunque la sera dopo ecco “Vieni avanti cretina” che vedrà alternarsi sul palco numerose attrici fra cui Lucia Vasini, Alessandra Faiella, Cinzia Leone e Germana Pasquero sotto la mano della stessa Dandini e di Martina dell’Ombra: madrine due grandi donne che hanno fatto la storia dello spettacolo al femminile, Lucia Poli e Franca Valeri. Fra gli ospiti internazionali ci saranno l’attivista argentina Marta Dillon, paladina dei diritti delle donne e fondatrice nel 2015 del movimento “Ni una menos”, e la scrittrice canadese Miriam Toews, rivelazione della narrativa anglofona che con il suo pluripremiato romanzo “Donne che parlano” ha affrontato il purtroppo attualissimo  tema della violenza sulle donne. Non  mancheranno poi il salotto letterario nelle librerie del centro storico insieme a una miriade di appuntamenti collaterali.

Un momento della conferenza stampa

Forte poi della grandissima partecipazione tornerà il calendario degli eventi Off seguito l’anno scorso da oltre 13mila persone. Infine, ed è l’altra novità, vi sarà una CALL rivolta alle realtà culturali, imprenditoriali creative e produttive della città ma anche ai singoli cittadini sul tema dell’empowerment femminile (adesioni entro il 14 luglio, info sul sito www.ereditadelledonne.eu/la-call/).

“Accogliamo con entusiasmo all’interno dell’Estate Fiorentina la seconda edizione del festival – ha detto Nardella -. L’anno scorso Firenze ha risposto in modo straordinario. Naturale quindi è stato pensare subito a un nuovo appuntamento e ringraziamo Serena Dandini per aver voluto nuovamente portare la sua creatura in città. Sono certo che anche per il 2019 il festival contribuirà ad accendere i riflettori sull’universo femminile, la sua forza e la sua indispensabilità per l’intero progresso umano”. Aggiunge Sacchi: “L’eredità delle donne è diventato uno straordinario festival-laboratorio che ci aiuta a leggere la società contemporanea attraverso la sguardo autorevole delle tantissime donne che raggiungeranno la nostra città”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.