A Forte Belvedere e Villa Bardini l’immagine è donna

Federica Belli_The lens (Through Which We See Ourselves)_2018_Stampa digitale Fine Art ai pigmenti di colore su Hahnemuhle

Da oggi e fino al 2 ottobre è possibile visitare la mostra voluta dalla Fondazione Alinari che unisce fotografie e fotografe nate in epoche e contesti sociali diversi passando dal dagherrotipo alle ultime forme digital

Villa Bardini e il Forte Belvedere da oggi e fino al 2 ottobre 2022, ospitano la grande mostra Fotografe!, a cura di Emanuela Sesti e Walter Guadagnini, promossa dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze. Un nuovo e ambizioso progetto espositivo che ha per protagoniste assolute le fotografe di ieri e di oggi e che unisce le sale delle due sedi ospitanti in un unico itinerario, ricco e suggestivo, che affianca opere originali degli Archivi Alinari a produzioni contemporanee.

Wanda Wulz_Trieste 1903-1984_Ritratto_stampa alla gelatina ai sali d’argento_Archivi Alinari_archivio Studio Wulz_Firenze

Il progetto espositivo crea un percorso che intreccia e ripropone in maniera sincronica una storia che dalla fotografia delle origini attraversa il Novecento e arriva ai nostri giorni, affiancando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. La mostra non segue quindi un andamento cronologico, ma è costruita per analogie, differenze, suggestioni, per temi e generi, primo tra tutti il ritratto fotografico, mettendo insieme in un unico percorso fotografie e fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi. La presenza delle autrici contemporanee costituisce un ulteriore momento di riflessione. 

‘’Questa mostra dedicata alle donne di talento – dichiarano il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – segna il felice ritorno della fotografia a Villa Bardini. E’ anche una assoluta novità nella storia trentennale di questo magica terrazza che si affaccia su Firenze perché ci auguriamo segni l’inizio di una collaborazione permanente col Comune di Firenze per l’utilizzo del Forte di Belvedere secondo la logica del ‘gioco di squadra’ che sta sempre più caratterizzando, pur nel rigoroso rispetto delle rispettive competenze, il recente percorso delle nostre due Fondazioni.’’.

Sofia Uslenghi_ART noJECT #12_2021_stampa digitale Fine Art ai pigmenti di colore_© Sofia Uslenghi_Courtesy Galleria Valeria Bella_Milano

In mostra vintage prints, album e negativi dagli Archivi Alinari, opere provenienti dalle diverse collezioni di oltre quaranta fotografe, in molti casi inedite, a partire da quelle delle prime dagherrotipiste degli anni ’40 dell’Ottocento, come la francese Bernardine Caroline Théodora Hirza Lejeune (Parigi 1824-1895) del fondo Oggetti Unici che è stato restaurato, catalogato e digitalizzato nel 2021 anche grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze. Le stampe originali di Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, per citarne solo alcune, si confrontano con le produzioni di dieci autrici italiane: Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari, rappresentanti della più giovane generazione, nata dopo il 1980. La mostra poi si arricchisce di due sezioni dedicate a fondi degli Archivi Alinari: quello delle sorelle Wanda Wulz (Trieste 1903-1984)e Marion Wulz (Trieste 1905-1990) e quello di Edith Arnaldi (Vienna 1884-Roma 1978), nota soprattutto come scrittrice ed artista di area futurista con lo pseudonimo di Rosa Rosà.

“E’ con vivo piacere – aggiunge Dario Nardella, Sindaco di Firenze – che diamo il via a questa originalissima esposizione che per la prima volta mette in luce il contributo fondamentale che le donne fotografe hanno dato all’arte della fotografia proponendo un percorso organico attraverso la macchina da presa vista con occhi tutti al femminile. Oggi ci sentiamo tutti un po’ fotografi: grazie agli smartphone scattare una foto e ritoccarla è operazione alla portata di chiunque. Diverso però è il ruolo della fotografia, dietro cui stanno studio, tenacia, visione, intraprendenza. Questa mostra ridona al mestiere di fotografo – anzi di fotografe! – tutta la sua bellezza e il rispetto che dobbiamo loro”.

Bettina Rheims_Madame Jacquot_Ritratto dell’attrice Charlotte Rampling_Parigi_Marzo 2009_Archivi Alinari

Durante l’apertura, a Villa Bardini, saranno organizzati dialoghi con le artiste presenti in mostra e laboratori gratuiti per famiglie e bambini dai 7 ai 12 anni. Sono previste due tipologie di attività, comprese nel biglietto della mostra: il laboratorio “L’arte del vedere. Atelier per giovani fotografi” a cura di MUS.E, durante il quale i bambini potranno avvicinarsi al linguaggio fotografico in chiave giocosa; e il laboratorio “Erbario in cianotipia”, a cura di Fotonomia, in cui i bambini verranno guidati nella realizzazione di stampe fotografiche con la tecnica della cianotipia (prenotazione necessaria a: info@musefirenze.it o telefonare al numero + 39 055 2768224 dal lunedì al venerdì, ore 9.30-13 e 14-17). Sempre a cura di MUS.E, a Forte Belvedere, tutti i venerdì e le domeniche alle 17.00 e alle 18.30, si terranno delle visite guidate alla mostra Fotografe!. Il percorso comprenderà anche l’esposizione di Rä di Martino Play it again e la visita a Forte Belvedere. 

“E’ emozionante veder tornare l’arte della fotografia a Villa Bardini – afferma il Governatore toscano Eugenio Giani. – In quello che spesso è uno straordinario scenario fotografico vedremo esposta una mostra di straordinario interesse sociale ed antropologico, oltre che artistico. Oggi più che mai è attuale il racconto del femminile e il modo in cui la donna, l’artista, percepisce e restituisce il mondo e se stessa”.

Il significato di questa mostra – conclude il Presidente della Fondazione Alinari Giorgio van Straten – risiede anche nell’idea di accostare al patrimonio degli archivi il lavoro di dieci fotografe italiane di oggi nella fase ascendente della carriera. Una dei nostri obiettivi fondamentali è infatti quello di mettere in comunicazione e dialogo lo straordinario patrimonio del passato che possediamo con la cultura contemporanea, per farne elemento vivo e stimolante, capace di suscitare non solo memoria, ma anche futuro”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.