A San Jacopino gli spacciatori non vanno un ferie

L’ennesima denuncia del Comitato Cittadini Attivi che ricorda le 1.200 firme inviate al Ministro dell’Interno. “Coperti dalle siepi operano indisturbati. Purtroppo qui la situazione resta sempre la stessa”

I pusher non vanno in ferie, anzi. Proprio in queste giornate d’agosto la loro attività illecita ha avuto una crescita esponenziale. Ne sanno qualcosa i residenti di San Jacopino alle prese con una situazione che non sembra proprio non poter essere cambiata. Consumo di crack ed eroina, smercio nel quartiere proseguono senza soluzione di continuità, gli spacciatori girano indisturbati in lungo e in largo per le vie del rione. E poi i ritrovamenti di resti di festini a base di crack e di altre sostanze stupefacenti Lungo la ciclabile del viale  Redi, dal Ponte all’Asse al ponte Doni su ambedue i lati del Mugnone.

“Coperti dalle siepi fitte e alte – denuncia ancora una volta Simone Gianfaldoni presidente del Comitato Cittadini Attivi – operano indisturbati. Purtroppo le zone bisognose di controlli, per scongiurare anche furti in abitazioni e alle attività commerciali quest’ ultime colpite più volte nel quartiere, vengono lasciate a se stesse”. Gianfaldoni ricorda le 1.200 firme sottoscritte e inviate al Ministro dell’Interno Piantedosi. “La petizione per avere più sicurezza e presenza di forze dell’ordine nel quartiere di San Jacopino, in tutte quelle del quartiere 1 e intorno alle cascine – conclude – è stata avvallata da dieci comitati cittadini e promossa dall’associazione Borgognisanti. Ringraziamo tutte le forze dell’ordine per il lavoro che fanno, purtroppo però almeno qui a San Jacopino la situazione resta sempre la stessa”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.