Accademia, al via il restauro della Sala del Colosso

Gli interventi inizieranno il 5 ottobre: nel restyling dello spazio che ospita il bozzetto del Ratto delle Sabine di Giambologna e opere di Filippino Lippi, Perugino e Sogliani, nuove luci valorizzeranno di più i dipinti esposti

Qui e in basso due momenti della conferenza stampa di Cecilie Hollberg

Un restauro architettonico-strutturale con il consolidamento delle strutture lignee a copertura della sala: oltre a un restyling che riguarderà la completa ritinteggiatura e un nuovo, moderno ed adeguato, impianto di illuminazione studiato per esaltare le opere esposte. Parte un altro grande cantiere alla Galleria dell’Accademia di Firenze e questa volta protagonista dei lavori sarà la Sala del Colosso, il primo grande spazio che si incontra iniziando il percorso espositivo del museo prima di approdare alla celeberrima tribuna del David.

L’intervento è stato presentato questa mattina dalla direttrice Cecilie Hollberg. I lavori prenderanno il via il 5 ottobre prossimi e fino alla loro conclusione il grande spazio all’ingresso della Galleria, caratterizzato dall’imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna, resterà chiuso al pubblico.

“Sono molto contenta – spiega Hollberg – di poter annunciare finalmente l’apertura di questo nuovo cantiere che fa parte degli impegni che ho assunto da quando ho accettato il ruolo di direttore della Galleria dell’Accademia. Sono lavori di grande importanza, che consentiranno di risanare i gravi problemi di ordine strutturale delle capriate settecentesche della Sala del Colosso, e non solo. Gli interventi riguarderanno anche l’illuminazione e l’allestimento al fine di valorizzare al massimo gli splendidi dipinti, poco visibili,  conservati in questo ambiente che introduce al percorso espositivo del museo”.

L’Immacolata Concezione di Antonio Sogliani

In una prima fase dell’operazione si provvederà al disallestimento dei dipinti esposti, che consentirà una rivalutazione e documentazione del loro stato di conservazione, utile a migliorare la qualità del patrimonio del museo. Saranno programmati interventi mirati di manutenzione e, ove necessario, veri e propri restauri realizzati da restauratori professionisti. Le opere saranno successivamente trasferite negli ambienti adiacenti, normalmente dedicati alle esposizioni temporanee, per permettere con un nuovo allestimento di essere ammirate comunque da parte del pubblico, con visite particolari e modalità che saranno rese note successivamente. Il Ratto delle Sabine, la grande pala dell’Assunzione di Pietro Perugino del 1500, e la pala dell’Immacolata Concezione di Antonio Sogliani, di difficile movimentazione per dimensioni e fragilitàverranno invece protette nel modo più accurato ed efficace da strutture progettate e realizzate ad hoc, che permettano ad esse di essere comunque sempre visionabili e controllabili.

A questo punto inizieranno le operazioni legate al cantiere di restauro e consolidamento delle capriate lignee vero e proprio, sotto la supervisione dell’architetto Claudia Gerola, che si protrarranno fino a luglio 2021. Gli aggiornamenti sulla progressione del cantiere verranno documentati e comunicate di volta in volta, coinvolgendo anche il pubblico attraverso un monitor che illustrerà  la storia e il contenuto di questa sezione dell’Accademia. Questo ulteriore cantiere fa seguito a quelli relativi al nuovo impianto di areazione che è stato inaugurato, lo scorso 2 giugno scorso.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.