Addio ad Antonio Villoresi, cronista “di notte” de La Nazione: raccontò i delitti del Mostro

Protagonista, insieme a Mario Spezi, delle nottate in redazione quando si ribattevano le notizie fino alle 3 del mattino. Esequie domani, 3 ottobre alle 16, nella Basilica di San Miniato

Ancora un lutto per la grande famiglia dei giornalisti toscana. All’età di 79 anni è scomparso Antonio Villoresi mitico cronista della Nazione negli anni drammatici dei delitti del mostro di Firenze. Giornalista professionista dal 1974, cominciò con “Il Giornale del Mattino”, per poi passare a “La Nazione”, prima come corrispondente da Sesto Fiorentino, dove era nato, passando quindi a “Nazione Sera” e alla cronaca di Firenze de “La Nazione”. Nel corso degli anni ha scritto diversi libri, anche sul vino di cui era un esperto apprezzato, e collaborato a “Il Tempo” e a “Il Giornale”, quando direttore era Indro Montanelli. Ma per chi lo ha conosciuto e per chi ci ha lavorato per tanti anni a fianco era e resterà sempre “il Villo”.

Villoresi è stato anche il bersaglio prediletto delle straordinarie vignette di un altro mitico giornalista del quotidiano di viale Giovine Italia, Mario Spezi anche lui straordinario cronista di nera ai tempi dei delitti e delle indagini sul “mostro” per le quali Spezi pagò un prezzo personale altissimo con la carcerazione per 23 giorni poi revocata dalla Cassazione. Insieme erano i protagonisti  delle cosiddette “nottate” in redazione, fra pagine da chiudere e “giri” di nera: rimasti addirittura leggendari quelli del periodo del “mostro” quando ogni volta le indagini di polizia e carabinieri lasciavano intendere che le battute nella campagna intorno a Firenze avrebbero portato notizie importanti. E Antonio “ribatteva”, come si dice in gergo, alle 3 del mattino, per dare ai lettori l’ultim’ora su perlustrazioni notturne delle forze dell’ordine.

“Ci mancheranno – commenta il presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci – il suo scrupolo professionale, il suo amore per il lavoro, ma anche lo spirito che lo distingueva e le sue battute. Associazione Stampa Toscane e Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana si stringono alla famiglia, la moglie Anna, le figlie Laura e Simona, e ai due nipoti, nel ricordo di un collega che è stato anche un grande amico”. Insieme ad Ast partecipa al lutto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giampaolo Marchini, assieme insieme ai componenti del Consiglio dell’Odg. Le esequie si svolgeranno nella basilica di San Miniato martedì 3 ottobre alle 16

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.