Aggredito Antonio Passanese, cronista del Corriere Fiorentino

Antonio Passanese al centro tra Ernesto Poesio e Diego Giorgi

Insultato e picchiato da un rider mentre documentava l’emergenza Coronavirus in centro

Antonio Passanese

Insultato e picchiato mentre faceva il suo lavoro di cronista impegnato a raccontare l’emergenza Coronavirus nel centro di Firenze. E’ successo ad Antonio Passanese, giornalista del Corriere Fiorentino, che ieri poco dopo le 12 è stato affrontato da uno sconosciuto che gli ha procurato la frattura di un dito della mano con una prognosi di 25 giorni. L’aggressione è avvenuta in viale Aleardi e soltanto l’arrivo di due nordafricani che hanno soccorso il cronista e successivamente dei Carabinieri hanno messo fine al pestaggio.

Passanese ha presentato denuncia per lesioni contro l’uomo, un fiorentino di 50 anni con precedenti per appropriazione indebita e spaccio di droga, che lavora come rider della Deliveroo. Ieri, come ogni mattina, il collega era al lavoro per raccontare se nel centro storico ci fossero persone restie a uniformarsi alle norme per il contenimento del coronavirus. Parlava al telefono, camminando sul marciapiede, quando il ciclista, zaino in spalla, gli ha urlato dalla strada: “Ti ci vorrebbero due colpi in testa”. Passanese non ha risposto e ha continuato ad andare per la sua strada. Ma il rider lo ha raggiunto con fare minaccioso. Il giornalista ha cercato di rabbonirlo spiegandogli che anche lui in quel momento stava lavorando e gli ha mostrato il tesserino di riconoscimento.

L’altro però, secondo quanto riportato nella denuncia, non ha voluto sentire ragioni e anzi ha preso il documento e lo ha gettato in terra. Dopo ha cominciato a colpire Passanese con calci e pugni. Al pronto soccorso di Torregalli, dove Passanese è stato trasportato con un’ambulanza, gli è stata riscontrata la frattura di un dito della mano. “Chiedevo aiuto – racconta Passanese – ma nessuno è intervenuto tranne due nordafricani e poi i carabinieri. Solo allora è finito l’incubo”.

Immediate le reazioni  e la solidarietà di tutto il mondo politico fiorentino per un fatto inqualificabile che però dimostra quanto alta sia la tensione in questo momento anche verso chi, come i giornalisti, sono impegnati a narrare questo difficile periodo attraversato da tutto il Paese. Il sindaco Dario Nardella si augura che “sia fatta quanto prima giustizia. Eventi del genere non sono tollerabili. Un abbraccio, seppur virtuale, ad Antonio e alla redazione“. E così tutti i gruppi rappresentati in Consiglio che esprimono vicinanza al collega colpito. Sostegno e solidarietà sono state espresse anche dal presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci per il quale “E’ intollerabile che i cronisti, i quali già compiono un lavoro difficile e complesso in prima linea in questa situazione di emergenza, possano essere aggrediti senza motivo nel centro di Firenze”. E invita il Prefetto Laura Lega e le forze dell’ordine a “garantire lo svolgimento del lavoro dei giornalisti che, oggi più che mai, come riconosciuto anche in questa emergenza, è un bene prezioso e al servizio di tutti i cittadini”.

Infine il Comitato di redazione e la redazione del Corriere Fiorentino: “Per troppi anni la nostra professione è stata aggredita verbalmente, denigrata, e noi giornalisti siamo stati definiti anche «sciacalli e puttane». Questo clima è il rumore di fondo che, in una situazione di crisi, ha forse creato la radice anche di questa aggressione. I giornalisti invece, anche in questi giorni difficili per tutti i cittadini, provano solo a fare quello che gli viene comandato dall’articolo 21 della Costituzione: fornire ai cittadini gli strumenti di informazionee conoscenza utili per essere parte attiva nella nostra società. Ad Antonio non solo solidarietà ma anche tutto il sostegno possibile”.

Ad Antonio Passanese tutta la solidarietà, la vicinanza e l’affetto della redazione de La Martinella

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.