Aiuti, accoglienza, solidarietà: la Toscana si mobilita per l’Ucraina

Le Misericordie avviano una raccolta di farmaci e alimenti non deperibili che poi verranno portati ai confini di Polonia e Romania dove stanno arrivando i profughi. L’istituto degli Innocenti disponibile ad accogliere bambini oltre a nuclei madre-bambino, mentre si moltiplicano veglie e fiaccolate per la pace

Le Misericordie della Toscana in collaborazione con il Consolato ucraino di Firenze si mobilitano per portare aiuto al popolo ucraino e danno vita ad una raccolta centralizzata di beni di prima necessità. La Federazione regionale e i 12 coordinamenti territoriali delle Misericordie si stanno muovendo in questi giorni in maniera organizzata per raccogliere farmaci e alimenti non deperibili, trasportandoli con una propria colonna mobile fino alle zone di confine di Polonia e Romania dove si stanno ammassando i profughi. La raccolta è organizzata dalle singole misericordie locali. Saranno poi i coordinamenti zonali delle Misericordie, in collaborazione con la Federazione regionale, a trasportare quanto raccolto in un unico centro di stoccaggio regionaleappositamente allestito negli spazi Mercafir di Firenze. La destinazione degli aiuti sarà poi decisa in base alle esigenze che si presenteranno nei prossimi giorni, in rapporto con le istituzioni e le autorità regionali e nazionali. Le Misericordie chiedono anche la disponibilità per l’accoglienza di famiglie ucraine con la messa a disposizione di appartamenti o strutture sul territorio regionale. per offrire accoglienza è possibile contattare il numero verde della Sala operativa regionale delle Misericordie: 800927985.

Disponibilità ad accogliere bambini e ragazzi ucraini, oltre a nuclei madre-bambino, in fuga dal teatro di guerra è stata data anche dall’Istituto degli Innocenti, come è avvenuto per l’emergenza Afghanistan. “La nostra storia – dice la presidente Maria Grazia Giuffrida – è una storia di accoglienza lunga sei secoli e anche in questo caso diamo il nostro supporto per ospitare bambini e bambine in fuga dalla guerra, con le madri, per poter dare loro non solo la salvezza ma anche la possibilità di immaginarsi e di costruire un futuro. Daremo tutto il nostro contribuito allo sforzo di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina, mantenendo sempre alta l’attenzione a garantire il rispetto della storia, della cultura e dell’identità dei bambini e delle loro famiglie, all’insegna dei principi della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia”.

Il sindaco di Empoli Brenda Barnini con sottobraccio la bandiera dell’Ucraina

Intanto proseguono le manifestazioni di solidarietà con il popolo ucraino. Questa sera, 2 marzo, a Empoli nella Collegiata di Sant’Andrea (ore 21-22.30) si svolgerà una veglia per la pace. L’iniziativa, nel giorno in cui Papa Francesco, invita l’umanità al digiuno e come ha detto nell’Angelus domenicale, ‘tacciano le armi’, è organizzata da Propositura, Comune, associazioni del territorio e cittadini. Un altro gesto per stringersi insieme contro la guerra e esprimere solidarietà per quanto sta inverosimilmente accadendo in questi ultimi giorni. “Un’ora per la pace in ogni luogo di conflitto, oggi, per l’Ucraina, – spiegano gli organizzatori – affinché termini subito questa gravissima aggressione militare nel cuore dell’Europa. La guerra non è la soluzione”.

Verranno proposti canti, letture, parole di pace, testimonianze di cittadini di luoghi dove si combatte e, silenzi. L’invito è rivolto a tutta la comunità empolese.

Anche il Mugello  si unisce per chiedere la Pace e lo fa con una fiaccolata a cui parteciperanno tutti i Comuni mugellani con la collaborazione di ANPI coordinamento Mugello. L’appuntamento è fissato per venerdì 4 marzo alle 19 in Piazza Dante davanti al Palazzo comunale di Borgo San Lorenzo.


Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.