Al via gli orti urbani: richieste entro il 30 maggio

Questi gli spazi interessati: parco della Villa di Rusciano (Q3), chiostro della biblioteca Thouar (Q1), giardino del Malcantone (Q2), giardino del Lippi (Q5), giardino Canova-Fedi appena inaugurato e giardino del Gozzini (Q4)

Li hanno chiamati con una espressione al limite dell’incomprensibile “orti urbani di comunità” ma si tratta dei campetti dati in uso ai cittadini che ne faranno richiesta, sulla scorta di quanto già avviene in altre città, che arrivano anche a Firenze. Da oggi e fino al 30 maggio sarà possibile aderire alla manifestazione di interesse per partecipare ai primi orti urbani che nasceranno nei prossimi mesi in città.

Il progetto, promosso dall’Assessorato all’Ambiente e realizzato grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze e con il supporto di Rete Semi Rurali e Società Toscana di Orticoltura che sono i soggetti attuatori, si chiamerà ‘F’orti’ ed è il primo esperimento del genere in città: gli orti saranno affidati a gruppi di cittadini, associazioni e realtà di quartiere per una gestione comunitaria, con l’obiettivo di creare dei luoghi di educazione ambientale, condivisione e socialità nei diversi quartieri, rigenerando gli spazi verdi e costruendo al loro interno relazioni.

Le aree sono state individuate all’interno di spazi e giardini pubblici di ogni quartiere: il parco della Villa di Rusciano (Q3), il chiostro della biblioteca Thouar (Q1), il giardino del Malcantone (Q2), il giardino del Lippi (Q5), mentre per il Q4 ci sono il giardino Canova-Fedi appena inaugurato e il giardino del Gozzini, proprio davanti al carcere, dove anche i detenuti saranno protagonisti del progetto. In totale si tratta di oltre 1100 metri quadrati messi a disposizione per la coltivazione – tra orti in cassone e a terra – e di più di 60 alberi da frutto. Il progetto prevede una durata iniziale di tre anni. Le aree, che saranno coltivate in modo condiviso, potranno essere trattate solo con agricoltura biologica e biodinamica, privilegiando semi locali e tradizionali. Possono partecipare singoli cittadini e realtà associative, enti no profit, imprese sociali che operano nel settore ambientale, agricolo culturale e socio-ricreativo che abbiano la propria sede sul territorio del Comune di Firenze. Possono partecipare anche cittadini in forma singola o associati in gruppi informali. Tutti i cittadini interessati possono visitare la pagina https://rsr.bio/forti/ e compilare la manifestazione di interesse. L’assegnazione degli spazi avverrà a giugno.

Per l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio si tratta del “primo esperimento di agricoltura urbana condivisa nella nostra città con l’obiettivo di creare dei luoghi di educazione, condivisione e socialità nei diversi quartieri rigenerando gli spazi verdi; accanto agli orti sociali si aggiungono questi nuovi spazi in condivisione, che saranno aperti a grandi e piccini e che uniranno alla coltivazione la socialità, la cultura, l’educazione ambientale; unico nel suo genere sarà poi il progetto a Sollicciano, dove – davanti al Gozzini – l’orto verrà gestito come luogo di incontro tra chi sta dentro il carcere e chi sta fuori, così da provare a ricostruire relazioni e avvicinare due mondi troppo divisi”. Info: Rete Semi Rurali, Tel. 055 6274928 (mail: info@semirurali.net) oppure Società Toscana di Orticoltura Tel. 334 9909 642 (mail: corsi@societatoscanaorticultura.it ).

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