Alta 1,80 metri sul sagrato, ecco la cancellata per Santo Spirito

Nella simulazione come potrebbe essere il sagrato di Santo Spirito con la cancellata

Lettera aperta con lo studio di fattibilità inviata dal Coordinamento dei residenti al sindaco e alle autorità istituzionali. Costerebbe poco più di 100mila euro. “Spaventati dal degrado e dall’insicurezza che si respira nella piazza”

Una lettera aperta con la richiesta di installare una cancellata a tutela e protezione dal degrado del sagrato, delle sue scalinate, delle facciate e dell’abside della Basilica monumentale. Oltre naturalmente per la sicurezza.

Nella simulazione la recinzione a protezione della Basilica su via Del Presto di San Martino

Il Coordinamento del Comitato dei Residenti di Santo Spirito dalle parole passa direttamente ai fatti e invia una missiva al sindaco, al Presidente della Regione, al cardinal Giuseppe Betori e alle principali cariche istituzionali cittadine insieme a una stima di spesa per un possibile intervento ritenendo che la realizzazione di una recinzione “sia l’unico baluardo a tutela e difesa di un’ area così prestigiosa, ma costantemente sotto attacco dall’incuria ed abbandono per l’uso non consono e contro ogni regola della società civile e della convivenza sociale”.

Il sagrato, le sue scalinate, le facciate e l’abside della Basilica – spiegano dal Coordinamento – sono violati col peggior degrado per un uso quotidiano diurno, serale e notturno non consono per un luogo sacro con una valenza storica, culturale, sociale e religiosa unica al mondo: mangiando, bevendo alcolici, bivaccando, suonando strumenti, spacciando, consumando sostanze stupefacenti, facendo schiamazzi, risse, regolamenti di conti, manifestazioni non autorizzate con fumogeni, orinando, sgretolando e corrodendo intonaco dei muri e l’antico selciato in pietra”.

I muri sgretolati dall’urina

Il Coordinamento ricorda la lunga battaglia che sta portando avanti a colpi di esposti in Procura, manifestazioni di protesta e petizioni culminata lo scorso settembre con l’incontro a Palazzo Vecchio. In quella occasione il sindaco Dario Nardella presentò i famosi “sette punti per la vivibilità” poi solo in parte realizzati con l’accesso contingentato e i varchi di ingresso nella piazza, l’interdizione di sagrato e scalinate dal 9 ottobre per tre fine settimane fino alla nuova emergenza Covid e al relativo coprifuoco serale delle ore 22. Coprifuoco che, sottolineano con forza, non è servito a nulla perché il degrado adesso viene anticipato alle 18.

Siamo spaventati – proseguono -, sgomenti testimoni del clima di insicurezza e dell’incuria dissacrante in cui è stata e viene lasciata dall’amministrazione tutta l’area monumentale. Siamo consapevoli che l’emergenza Covid col coprifuoco alle ore 22 finirà ben presto e siamo terrorizzati che il degrado sociale da “luna park” non gestito e fuori dalle regole aumenterà di intensità e si prolungherà nell’orario”.

Di qui la richiesta di protezione del sagrato di Santo Spirito con l’installazione appunto della cancellata. Lo studio, a cura dell’architetto Giuspeppe Cini già capo ufficio tecnico del Comune, prevede la fornitura di una recinzione in ferro battuto di 180 centimetri di altezza, comprensiva di montanti verticali ogni 5 metri, corredati da puntoni di sostegno, nonché di almeno due cancelli a scorrere su cremagliera (larghezza 150 centimetri) e due cancelli pedonali. La cancellata verrebbe posta a un metro dalla scalinata sul fronte della piazza e a raso degli scalini sul lato di via Del Presto di San Martino lungo un perimetro di 90 metri con ancoraggio a terra. Costo dell’intera operazione 103.500 euro comprensivi di verniciatura e assistenza muraria alla posa in opera.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.