Benedetta Tobagi chiude Intemporanea al Museo del Novecento

La recentissima vincitrice del Premio Campiello presenta a Firenze il suo libro sulla storia delle donne italiane che fecero la Resistenza

Benedetta Tobagi, recente vincitrice del Premio Campiello con La Resistenza delle donne (Einaudi, 2023), torna a Firenze mercoledì 20 settembre alle 21 al Museo Novecento (piazza Santa Maria Novella, 10) per la presentazione del suo libro che chiude Intemporanea, la rassegna letteraria ideata e diretta da Pinangelo Marino. Benedetta, figlia dell’indimenticato giornalista del Corriere Walter Tobagi assassinato nel 1980 in un attentato terroristico dalla brigata XXVIII Marzo, aveva già fatto tappa in città lo scorso 7 marzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna. L’ingresso all’evento è gratuito fino ad esaurimento posti (consigliata la prenotazione scrivendo una email a info@intemporanea.eu oppure tramite il sito intemporanea.eu).

“Sono molto felice di poter confermare la collaborazione con il Premio Campiello, che per il secondo anno ospitiamo al Museo Novecento, prezioso partner della nostra rassegna. – dice Pinangelo Marino, ideatore e direttore artistico di Intemporanea -. Il bellissimo libro di Benedetta Tobagi, che ha vinto questa 61a edizione, è il frutto di un vasto e rigoroso lavoro di ricerca. L’autrice recupera, anche attraverso un originale percorso iconografico, una dimensione molto più ampia che riguarda la presenza e l’azione delle donne nella Resistenza”.

Tobagi ricostruisce la Resistenza delle Donne facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. E’ prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Da quella della «brava moglie» che decide di imbracciare le armi per affermare un’identità che vada oltre le etichette, alla ragazza che cerca (e trova) il riscatto da un’esistenza di miseria e violenza, da chi nell’aiuto ai combattenti vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e chi invece si sente impegnata in una «guerra alla guerra», dalle studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa un’inedita libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle lavoratrici per cui la lotta al fascismo è la naturale prosecuzione della lotta di classe.

Ne viene fuori quasi un album di famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne. Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei problemi di oggi: qual è il ruolo delle donne, come affermare la propria identità in una società patriarcale, qual è l’intersezione tra libertà politiche, di classe e di genere, qual è il rapporto tra resistenza civile e armata, tra la scelta, o la necessità, di combattere e il desiderio di pace?

“Come nelle tre precedenti edizioni di Intemporanea – aggiunge Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento -, quest’anno siamo altrettanto felici e onorati di accogliere nel chiostro del Museo Benedetta Tobagi. Il suo bellissimo romanzo si affaccia in un momento storico in cui troppe volte sembrano prendere il sopravvento inaccettabili revisionismi storici, al contempo questa è un’epoca in cui avvertiamo sempre di più il bisogno di dare voce e protagonismo alle donne come quelle donne che furono al centro della resistenza negli anni di tragedie, ma anche di speranze e di rinascita.”

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.