Cassonetti bruciati e vetri delle auto infranti: per la notte folle di San Jacopino fermato un 37enne

E per non farsi mancare nulla anche l’ennesimo colpo della banda del tombino. Residenti sempre più esasperati. Gianfaldoni: “Siamo ostaggio di vandali e balordi, non ne possiamo più”

Sarebbe un marocchino di 37 anni l’autore della notte folle di San Jacopino. L’uomo è stato fermato e denunciato dalla Polizia. Ma secondo quanto ricostruito dagli agenti tutto sarebbe iniziato intorno a mezzanotte, con un primo incendio nei pressi della filiale di una banca in via Pratese. Le fiamme si sarebbero propagate da un grande secchio dell’immondizia, compromettendo le cassette metalliche, una telecamera ed il soffitto della filiale bancaria. Solo grazie al tempestivo intervento delle volanti e dei vigili del fuoco sarebbe stato evitato un potenziale rogo con conseguenze peggiori, anche in considerazione del fatto che l’edificio è circondato da una folta vegetazione. Il 37enne già noto alle forze di polizia (anche per simili episodi), tra le altre cose, è stato trovato in possesso di una felpa con evidenti segni di bruciatura, due contenitori di solvente infiammabile, un accendino ed un sasso. Il materiale è stato sequestrato e al momento sarebbero già emersi alcuni riscontri dalla visione delle telecamere di videosorveglianza. L’uomo, in Italia regolare, è finito in via Zara dove è stato sottoposto a fermo. La sua “follia” sarebbe addirittura arrivata fino a Lungardo Soderini, dove a farne le spese sarebbero state ben sei macchine.

L’ulteriore risveglio amaro per gli abitanti del fazzoletto di città che da San Jacopino arriva fino a Novoli era iniziato con cassonetti e auto dati alle fiamme insieme a un parcometro, macchine distrutte, vetri e specchietti spaccati e per non farsi mancare niente anche l’ulteriore colpo della banda del tombino. Il tutto in una notte e in poche centinaia di metri quadrati. Quando si sono svegliati i residenti quasi non riuscivano a credere ai propri occhi: i vetri ovunque, le auto con gli specchietti divelti e i cassonetti a fuoco.

Tutto è cominciato al bar di via Toselli. Ignoti, molto probabilmente con un tombino, hanno infranto la porta e si sono intrufolati all’interno portando via il fondo cassa e lasciando al proprietario ingenti danni per la riparazione dell’ingresso. Almeno due, invece, i cassonetti in fiamme: per la precisione in via Monteverdi e in via Galliano, mentre in via Doni ad andare a fuoco il parcometro.

In via Bellini, dieci le auto danneggiate con vetri spaccati e finestrini divelti. In via del Ponte alle Mosse non è andata meglio: una macchina e almeno tre biciclette a fuoco. Ma il bilancio è solo parziale. “Noi non ne possiamo veramente più – si sfoga Simone Gianfaldoni, presidente Cittadini attivi San Jacopino -, il nostro quartiere è ostaggio di vandali e balordi. Dalle prime ore dell’alba arrivano segnalazioni di macchine o cassonetti danneggiati. Noi ringraziamo le forze dell’ordine per la loro presenza ma a questo punto non basta più. Non siamo noi a dirlo ma i fatti, quanto successo questa notte”. Proprio la settimana scorsa il comitato Cittadini attivi San Jacopino aveva organizzato un’assemblea alla presenza delle istituzioni proprio per chiedere maggiore attenzione. “Negli anni sono stati fatti dei progressi – concludono – ma siamo punto e a capo”.  Sul posto la polizia che sta visionando le telecamere di video sorveglianza.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.