C’è ManifestA a Firenze: aggregatore a sinistra per parlare al Paese reale

La coalizione, presentata oggi a Palazzo Vecchio è nata dall’iniziativa di quattro esponenti ex M5S: Yana Ehm, Simona Suriano, Doriana Sarli e Silvia Benedetti. In città potrà contare sull’apporto di Sinistra Progetto Comune. Domani assemblea alla Casa del Popolo di Rifredi

Nell’universo variegato della sinistra da oggi c’è una nuova componente parlamentare: è ManifestA, nata dal coraggio e dalla volontà di quattro donne ex M5S, Yana Ehm, Simona Suriano, Doriana Sarli e la portavoce alla Camera Silvia Benedetti, di dare vita ad un progetto comune: ascoltare, raccogliere e lavorare insieme le istanze dei movimenti extra parlamentari e del mondo dell’associazionismo mediante un processo attento e graduale che sia in grado di dare spazio concreto anche a tematiche attuali ambientali e pacifiste.

La “formazione” al completo di ManifestA

La nuova aggregazione è stata presentata questa mattina in Sala Macconi a Palazzo Vecchio e potrà contare sull’appoggio, a Firenze, di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (SPC), di Francesca Conti (portavoce di Potere al Popolo), di Lorenzo Palandri (segretario fiorentino di Rifondazione), di Enrico Carpini (consigliere della Città Metropolitana Firenze) e di Lorenzo Ballerini (Campi a Sinistra). “Il nostro – spiegano Ehm e Suriano – è un progetto innovativo, contro le ricette neoliberiste degli ultimi governi, contro liberalizzazioni ottuse che hanno aumentato oltremodo disoccupazione e precarietà, come nel caso della GKN, qui a Firenze e nel rispetto dei nostri valori costituzionali, primo fra tutti, il ripudio della guerra come risoluzione di conflitti. Stiamo uscendo con fatica da una pandemia che non ha lasciato spazio ad aperture politiche. Il nostro Paese è in ginocchio, economicamente affannato e la poca affezione mostrata dalla cittadinanza al mondo della politica ne è un esempio concreto. Bisogna tornare a lottare tutte e tutti insieme, rivendicare i diritti e ottenere un nuovo modello di sviluppo economico, che sia inclusivo e sostenibile”.

ManifestA non vuole essere un nuovo partito, né un nuovo movimento, ma un aggregatore delle istanze territoriali con l’obiettivo di unirle tutte senza però presentarsi come gruppo strutturato. Una specie di coalizione insomma, magari proprio sull’esempio di Sinistra Progetto Comune che racchiude in sé le esperienze di Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, insieme ad Articolo 1, Firenze Città Aperta, Possibile e Sinistra Italiana. “La nostra coalizione – hanno ribadito Bundu e Palagi – resta purtroppo un’eccezione nel panorama della sinistra italiana, ancora troppo segnata da divisioni e incomprensioni. Su tutto il territorio ci sono vertenze e lotte importanti, ignorate da chi governa a livello locale e nazionale. La presenze delle deputate oggi e domani, insieme a quella di Luigi De Magistris sono un’opportunità importante per il nostro territorio, per sostenere un nuovo percorso che possa proseguire secondo i principi della convergenza e dell’unità”.

Inevitabile la domanda se da qui al 2023 (elezioni politiche) e al 2024 (amministrative a Firenze) ManifestA potrà scendere nell’agone elettorale e recitare un ruolo decisivo. E altrettanto secca la risposta: “Il primo step è quello di raccogliere forze, istanze, necessità e bisogni della società. Poi vedremo”. Il percorso dunque è già avviato. Domani è in programma il secondo incontro con la città: l’assemblea pubblica, dalle 10 alle 13, alla casa del popolo di Rifredi.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.