“Che c…. fai?” atto due. Pusher alle Cascine insulta Nardella, lui lo affronta e lo fa allontanare

Nella foto di repertorio, Nardella e Albanese con l'allora prefetto Valerio Valenti

Blitz venerdì pomeriggio nel grande parco cittadino insieme all’assessore alla sicurezza Albanese e al comandante della Municipale. IL sindaco rinnova la richiesta di 200 agenti da inviare in città

“Che cazzo fai, che cazzo fai?” atto secondo. La scena però stavolta è completamente diversa rispetto all’azione dimostrativa di Ultima Generazione dello scorso marzo sull’arengario di Palazzo Vecchio, se si vuole anche più pericolosa visti gli esiti. Come riporta l’edizione fiorentina di Repubblica, Dario Nardella venerdì pomeriggio si è fiondato alle Cascine per rendersi conto di persona della situazione che ormai quotidianamente si vive nel grande parco cittadino ormai divenuto una centrale di spaccio a tutte le ore del giorno. Un blitz vero e proprio alla fermata della tramvia assistito dall’assessore alla sicurezza benedetta Albanese e con quello all’ambiente Andrea Giorgio. Con loro anche il comandante della Municipale Passaretti e un paio di agenti che sono serviti a mettere un po’ d’ordine quando la situazione si è fatta più bollente. Già perché Nardella, come un tempo Graziano Cioni, soprannominato l’assessore “sceriffo”, si è rivolto direttamente a uno spacciatore che qualche secondo prima l’aveva apostrofato con un eloquente “Vattene, che cazzo vuoi?” rispondendogli a muso duro: “Sei tu che te ne devi andare”. Durante il confronto sono volati anche insulti e minacce a una fotografa che accompagnava il primo cittadino.

Fin qui il blitz nell’oasi verde, dove anche portare a spasso il cane può diventare un pericolo: sicurezza e illegalità sono i temi sentiti come più urgenti dai fiorentini insieme alla casa e alla vivibilità. Recentemente Nardella ha chiesto più agenti al ministero dell’Interno, almeno 200 tra Polizia e Carabinieri, ma per adesso la richiesta è rimasta tale. Da qui fino alla fine del mandato Nardella vorrebbe anche continuare ad effettuare sopralluoghi costanti e in prima persona. Dice Mirko Dormentoni, presidente del Quartiere 4: “A Firenze occorre una maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine, anche per le stazioni presenti nei quartieri; noi abbiamo solo quella di Legnaia per 70.000 abitanti con personale insufficiente”.

Intanto però un ragazzo di 23 anni è stato oggetto la notte scorsa di una rapina in via del Fosso Macinante ai margini delle Cascine dove la mattina pullulano le prostitute e la sera diventa terra di spaccio. L’amico che era con lui, nel tentativo di bloccare la fuga di uno dei due aggressori, si è beccato una coltellata a un braccio per la quale occorreranno cinque giorni di prognosi per la guarigione. Bottino della rapina un cellulare e una collana. I due giovani hanno poi inseguito gli assalitori, pare stranieri, e mentre questi si davano alla fuga lanciando bottiglie rotte e cocci di vetro per non farsi raggiungere, sono riusciti a recuperare lo smartphone ma non la collana. Le indagini sono affidate alla Polizia.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.