Covid, contagi oltre quota 2.000

Schizzano pesantemente verso l’alto i nuovi positivi in Toscana (594 soltanto a Firenze). I medici di famiglia bersaglio dei no-vax con minacce di azioni legali se non vengono rilasciate loro certificazioni di esonero vaccinale

Schizzano pesantemente verso l’alto i nuovi contagi da Coronavirus in Toscana. Oggi sono 2.038 in più che portano il conto totale a 321.653 da quando è iniziata la pandemia ma soprattutto fanno tornare indietro la nostra regione a tempi che credevamo potessero essere ormai alle spalle. I guariti sono 678 in più e raggiungono quota 294.615 (91,6% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 19.536, +7,5% rispetto a ieri. I ricoverati sono 437 (13 in più rispetto a ieri), di cui 64 in terapia intensiva (3 in più). L’età media dei 2.038 nuovi positivi odierni è di 38 anni circa (20% ha meno di 20 anni, 32% tra 20 e 39 anni, 32% tra 40 e 59 anni, 14% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più). Oggi si registrano 5 nuovi decessi: 5 donne, con un’età media di 79 anni: 2 a Firenze, 1 a Prato, 2 a Siena

Sono 88.310 i casi complessivi ad oggi a Firenze (594 in più rispetto a ieri), 28.396 a Prato (114 in più), 30.531 a Pistoia (121 in più), 16.927 a Massa (114 in più), 32.427 a Lucca (207 in più), 37.274 a Pisa (176 in più), 24.777 a Livorno (184 in più), 29.021 ad Arezzo (226 in più), 19.444 a Siena (172 in più), 13.991 a Grosseto (130 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi con circa 8.710 casi per 100.000 abitanti. Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.705 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 10.519, Pisa con 8.918, la più bassa Grosseto con 6.422. Complessivamente, 19.099 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (1.342 in più rispetto a ieri, più 7,6%). Sono 40.917 (3.185 in più rispetto a ieri, più 8,4%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Sono 7.502 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.405 a Firenze, 659 a Prato, 698 a Pistoia, 549 a Massa Carrara, 712 a Lucca, 760 a Pisa, 435 a Livorno, 568 ad Arezzo, 383 a Siena, 235 a Grosseto, 98 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Come se non bastasse questo bollettino molto preoccupante bisogna anche fare i conti con la stupidità mentale di chi continua a chiedere ai medici di famiglia certificazioni per l’esonero vaccinale pur rientrando nelle categorie obbligate come da legge 127/2001 e per il green pass. L’allarme è dell’Ordine dei medici di Firenze che parla di lettere con “velate minacce da parte dei diretti interessati o inviate da studi legali”. Per questo l’organismo ci categoria oltre a rivolgere piano sostegno ai colleghi lancia un appello a mantenere la calma perché, come sottolinea la vice presidente Elisabetta Alti  “le minacce non hanno alcuna base per cui i professionisti possono attenersi alle normative vigenti, rilasciando le certificazioni solo se ricorrono le indicazioni ministeriali”. “Si tratta di lettere in alcuni casi davvero spiacevoli – aggiunge. Le segnalazioni sono tante: Firenze, Prato, Pistoia ma anche nella Piana tra Firenze e Prato. Spesso si legge che qualora non ci sia la certificazione di esonero ‘adiremo per vie legali perché il vaccino è sperimentale’ quando invece è stato autorizzato da Ema e Fda e somministrato a milioni di persone”. E poi conclude: “I colleghi di medicina generale sono in grave imbarazzo perché è chiaro che decade il rapporto di fiducia con i pazienti, visto che addirittura arrivano lettere da legali. Noi siamo vicini ai medici, ribadiamo il pieno sostegno per portare avanti la campagna vaccinale. I contagi stanno riprendendo, è importante far capire che la vaccinazione evita la morte, evita le forme gravi. Occorre un clima più sereno per affrontare anche la sfida della variante e continuare ad avere fiducia nel proprio medico senza ascoltare falsi profeti”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.