Dal bus lanciano petardi e fumogeni in strada: Daspo per 4 tifosi dell’Empoli

Uno di loro non potrà andare allo stadio per 6 anni. I fatti erano accaduti prima del match della Fiorentina contro la squadra di Spalletti all’altezza di viale Lavagnini

Avevano avuto la bella idea di lanciare fumogeni e petardi in strada dall’autobus che li stava trasportando dalla stazione di Santa Maria Novella allo stadio per assistere alla partita tra la Fiorentina e L’Empoli. Per loro, quattro tifosi empolesi di età compresa tra i 22 e i 40 anni, identificati domenica scorsa dalla DIGOS di Firenze, è scattato il Daspo che comporterà il non poter assistere a incontri sportivi e nemmeno recarsi nei presso degli stadi. Per tre di loro la durata sarà di tre anni, il quarto invece, che già era stato “daspato” per 5 anni, non potrà tornare sugli spalti per 6 anni.

Quel giorno, circa 400 tifosi ospiti, dopo essere arrivati in stazione, poco dopo le 10.00, erano saliti a bordo di alcuni bus navette di Autolinee Toscane per raggiungere lo stadio scortati dalle Forze di Polizia. Alcuni di loro con il viso travisato, a bordo proprio del primo autobus avrebbero cominciato la corsa impedendo subito la chiusura delle porte del mezzo. Percorsi alcuni metri, sempre alcuni ultrà, avrebbero acceso e lanciato in strada fumogeni e petardi lungo il percorso, soprattutto all’altezza di viale Spartaco Lavagnini. Le pattuglie della DIGOS hanno immediatamente affiancato il mezzo in movimento, riuscendo ad individuare i quattro e a identificarli prima che potessero entrare nel settore ospiti. Per loro è subito scattata una denuncia per lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazioni sportive. I provvedimenti, emessi dal questore Maurizio Auriemma, sono stati notificati poi dal commissariato di Empoli ai rispettivi destinatari: due anni per i primi tre supporters. Il quarto, un 34enne del gruppo già denunciato in passato per reati “da stadio”, ha avuto la sanzione più dura: sei anni con prescrizioni.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.