Dante e il suo complesso rapporto con Firenze nelle visite guidate al Bargello

Quattro appuntamenti il venerdì pomeriggio, dall’11 giugno al 2 luglio, e visite straordinarie le mattine di sabato 26 e domenica 27 giugno: sei incontri alla scoperta del poeta nell’anno in cui si celebra il settimo centenario della sua morte

Il cortile del Bargello

Dopo il successo dei laboratori gratuiti “Dante per tutti” (fino al 7 agosto) per i bambini e ragazzi, si amplia l’offerta per i visitatori del Museo Nazionale del Bargello, in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri. Dall’11 giugno al 2 luglio, durante le aperture pomeridiane straordinarie, si terranno visite guidate gratuite alla mostra «Onorevole e antico cittadino di Firenze». Il Bargello per Dante. Per quattro venerdì, alle ore 16, sarà possibile visitare il Bargello alla scoperta della prima e unica esposizione fiorentina dedicata all’Alighieri che ricostruisce il rapporto tra Dante e Firenze, dagli anni immediatamente successivi alla morte del poeta fino agli anni Cinquanta del Trecento. Il percorso, in totale sicurezza, sarà per un massimo di 12 persone (con biglietto del Museo): punto di ritrovo nel cortile del Bargello. Sabato 26 giugno alle  9 e alle 11 sono in programma due visite straordinarie, sempre dedicate alla mostra a cura di Teresa De Robertis, professore di paleografia dell’Università di Firenze. Domenica 27 giugno sempre alle ore 9 e alle ore 11 ad accogliere i visitatori ci sarà Luca Azzetta, professore di Filologia dantesca dell’Università di Firenze. Anche le visite dei curatori saranno riservate ad un massimo di 12 persone (disponibilità fino ad esaurimento posti), con ritrovo nel cortile del Bargello.

Il Museo Nazionale del Bargello è luogo dantesco per eccellenza, che ripercorre il complesso rapporto tra Dante e la sua città natale: nella Sala dell’Udienza dell’allora Palazzo del Podestà (oggi Salone di Donatello) il 10 marzo 1302 il sommo poeta venne condannato all’esilio perpetuo e nella Cappella del Podestà, solo pochi anni dopo (tra il 1333 e il 1337), Giotto, con la sua scuola, impostava il suo ultimo capolavoro pittorico e ritraeva per la prima volta il volto di Dante, includendolo tra le schiere degli eletti nel Paradiso. Nel percorso espositivo tra il pianterreno e il primo piano del museo potranno essere apprezzati oltre cinquanta tra manoscritti e opere d’arte provenienti da biblioteche, archivi e musei di assoluto prestigio internazionale  Si tratta di opere di copisti, miniatori, commentatori, lettori, volgarizzatori, le cui vicende professionali e umane si intrecciano fittamente, restituendo l’immagine di una Firenze che sembra essersi trasformata in uno scriptorium diffuso, al centro del quale campeggia la Divina Commedia.

La Martinella di Firenze: La Martinella di Firenze è il primo giornale on line che richiama il senso e l’essenza della fiorentinità.