Daspo di un anno al milanese ultrà juventino che aveva affisso uno striscione contro i tifosi viola

E un tifoso viola 55enne è stato denunciato per il manifesto sul Ponte Vecchio raffigurante Rocco Commisso con le sembianze del Joker

Si è beccato una denuncia per deturpamento aggravato e diffamazione, ma non si escludono ulteriori sviluppi investigativi, il 55enne tifoso viola che la scorsa settimana aveva affisso un manifesto su Ponte Vecchio raffigurante il presidente della Fiorentina Rocco Commisso (nella foto di apertura) con le sembianze del Joker, l’acerrimo nemico di Batman. Il manifesto era stato rimosso dagli agenti della Municipale e subito consegnato alla Polizia che ha avviato immediatamente le indagini per risalire all’autore del gesto. Visionando migliaia di fotogrammi  dell’impianto di sorveglianza, la Squadra Tifoseria della DIGOS si è imbattuta in un uomo con cappello e mascherina, e ne ha ricostruito a ritroso tutto il percorso a piedi e in scooter individuando così l’autore del gesto. Come detto l’uomo si è beccato una denuncia alla quale seguiranno le indagini preliminari il cui esito finale sarà vagliato dal giudice.

E’ andata decisamente peggio invece a uno dei componenti del quintetto di ultrà juventini partito da Milano domenica scorsa intorno alle 5 per appendere fuori dalla Curva Fiesole uno striscione fortemente offensivo contro la Fiorentina e la tifoseria viola in generale. Uno di loro, un 37enne residente nel milanese, è stato identificato dalla Digos, e denunciato per aver affisso striscioni inneggianti alla violenza. D’altronde il contenuto parlava chiaro: “Di Firenze vanto e gloria? Ma nemmeno i vostri giocatori ne hanno memoria. La verità è che non contate un cazzo! Viola merda”. Lo striscione poi è stato subito rimosso una volta scattata la foto da postare sul sito dei Viking, ma la Polizia con l’ausilio delle telecamere presenti nelle strade vicine e allo stadio è riuscita a risalire a uno dei sospetti, il 37enne di professione operaio, che oltre alla denuncia e a una multa si è beccato anche il DASPO emesso dal questore Maurizio Auriemma che per un anno lo terrà lontano dai campi di calcio. Proseguono le indagini per individuare il resto dei componenti del gruppo e non si escludono ulteriori sviluppi investigativi.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.