Daspo urbano per un albanese: non potrà avvicinarsi a bar e supermercati di Certaldo

Denunciato più volte per lesioni aggravate, minacce e danneggiamento. Per due anni non potrà accedere ai locali tra via Toscana, via Fratelli Cervi, via Falcone e Borsellino, via Felice Cavallotti, piazza Boccaccio, via Galvani, via Caduti del Lavoro, via Romana, via Fattori, via Fabiani e via delle Regioni

Negli anni aveva collezionato una serie di denunce dei carabinieri per lesioni aggravate, minacce e danneggiamento: tutti reati commessi all’interno o in prossimità di vari esercizi commerciali di vendita di cibi e bevande a Certaldo. Così per un 36enne di origini albanesi, è scattato nei giorni scorsi il DASPO Urbano firmato dal Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma.

Per almeno due anni, come scritto nel provvedimento elaborato dalla Divisione Polizia Anticrimine, l’uomo non potrà infatti più accedere a bar e supermercati della cittadina toscana compresi nel quadrilatero tra via Toscana, via Fratelli Cervi, via Falcone e Borsellino, via Felice Cavallotti, piazza Boccaccio, via Galvani, via Caduti del Lavoro, via Romana, via Fattori, via Fabiani e via delle Regioni.

In passato la stessa persona avrebbe inoltre lanciato, in un’occasione, sedie e tavoli, finendo per colpire anche un’auto in strada e danneggiando un bar, sempre a Certaldo. A fine agosto sarebbe stato poi anche denunciato – sempre dai carabinieri – dopo aver minacciato più volte il gestore di un bar della zona poiché la vittima non lo avrebbe fatto bere gratuitamente. Nel 2018 era già stato destinatario della misura di prevenzione dell’Avviso Orale e nel 2020 del Foglio di Via Obbligatorio da Castelfiorentino.

Per il Questore dunque il 36enne protagonista di tutte queste vicende, caratterizzate anche da forte aggressività fisica e da atteggiamenti intimidatori, ha manifestato una pericolosità sociale attuale e concreta. Da qui la decisione di “dasparlo”. In caso di violazione del divieto l’albanese rischia la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.