Dattolo: “Scendiamo in piazza per salvare il sistema sanitario nazionale”

E’ l’appello del presidente dell’ordine dei Medici di Firenze in occasione della Giornata Mondiale della Salute. Gli assessori Bezzini e Spinelli aderiscono alla petizione web in difesa della sanità pubblica

“Il tempo sta finendo. I cittadini devono sapere che per la sanità toscana e italiana è un momento fondamentale di snodo. Quel bene fondamentale, sancito dalla Costituzione, che è il sistema sanitario nazionale, pubblico e gratuito, è in reale crisi. Scendiamo in piazza per salvarlo“.

Pietro Dattolo

A lanciare l’appello è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze e provincia, in vista della Giornata Mondiale della Salute di domani, 7 aprile. “Non commettiamo l’errore di illuderci che il Pnrr risolverà i problemi: i fondi europei saranno utilizzati per creare opere strutturali, per tecnologie e formazione, ma quello di cui abbiamo bisogno sono maggiori risorse e personale che salvaguardino il sistema pubblico. Occorrono – aggiunge Dattolo – più soldi, almeno 8 miliardi in più, sul Fondo Sanitario Nazionale da poter distribuire alle regioni.L’investimento attuale è tornato indietro, al 6% sul Pil. Siamo talmente abituati ad avere un servizio di eccellenza, gratuito e funzionante, che quasi non si percepisce la pericolosità di rimanere senza. Non si comprende il rischio di spostarci verso la prevenzione e la cura a pagamento. Ragioniamo però di quali sarebbero i costi. Vogliamo davvero un modello di assistenza e sanità, come in molti Paesi all’estero, in cui la salute è sinonimo di ricchezza?” La salute, sottolinea ancora Dattolo, “non può rientrare nel pareggio di bilancio. L’appello è alla popolazione, perché questa non è una battaglia a tutela di medici, infermieri e operatori sanitari, ma dei cittadini stessi. Si prenda coscienza – conclude il Presidente dell’Ordine – del valore straordinario del nostro sistema pubblico, invidiato a livello mondiale e difendiamolo. Non mancano le risorse, è una questione di priorità. La pandemia avrebbe dovuto insegnarlo”.

Serena Spinelli

Gli assessori regionali alla salute Simone Bezzini e alle politiche sociali Serena Spinelli intanto aderiscono all’appello in difesa della sanità pubblica lanciato da rappresentanti del mondo politico, sindacale e dai professionisti del mondo sanitario su Change.org (qui il link).  Un grido di allarme, sottoscritto in poco più di due settimane da oltre 110 mila persone.  “La richiesta di adeguate risorse per la sanità pubblica – sottolinea Bezzini – di avere più medici, infermieri e personale sanitario ed assistenziale adeguatamente valorizzato o di rafforzare l’assistenza territoriale per dare concretezza alla presa in cura delle persone sono punti della petizione che trovano anche una risposta nella visione toscana. E’ necessario portare il finanziamento del fondo sanitario nazionale ai livelli almeno della media europea: servono più risorse per dare risposte alle importanti trasformazioni demografiche in atto e ad una società sempre più anziana ed esposta a patologie croniche. A questo si aggiunge la dinamica inflattiva e l’aumento dei costi dell’energia, che sottraggono risorse al sistema sanitario e aggravano ulteriormente la situazione finanziaria delle regioni”.

Aggiunge Spinelli: “La salute  è un diritto fondamentale. Per questo dobbiamo difendere, sostenere ed investire sul nostro modello di servizio pubblico e ad accesso universale, come infrastruttura portante del Paese. Questo per garantire, davvero a tutte e tutti, l’accesso alle migliori cure e assistenza possibili e anche come strumento di garanzia dei diritti delle persone e di eliminazione delle diseguaglianze”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.