Dattolo: “Senza medici le innovazioni sono inutili”

Nel Pnrr, dice il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze “non si parla di nuove assunzioni. E intanto i nuovi contagi da Coronavirus sfiorano le 400 unità con altri tre decessi e un’età media di 40 anni

Pietro Dattolo

Quando parliamo di sanità territoriale dobbiamo pensare che occorrono urgentemente risorse anche per i medici e per tutto il personale sanitario, non soltanto per le nuove strutture, l’innovazione tecnologica e la telemedicina”. Così Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, a due settimane dall’incontro su Pnrr e sanità territoriale organizzato dall’assessore regionale Simone Bezzini. “Il PNRR è pieno di cose – spiega Dattolo- e prevede grandi sfide che riguardano la sanità territoriale, ma non si parla del personale, non si accenna alle nuove assunzioni che sono necessarie perché gli ospedali e i pronto soccorso stanno morendo; mancano specialisti, mancano medici di medicina generale, mancano figure qualificate ad intraprendere le nuove sfide, manca la prospettiva di una nuova formazione. Il rischio è di non poter disporre più di “chi farà cosa”. E non possiamo permetterci di investire in strutture nuove e bellissime, se poi rimarranno vuote, o in macchinari innovativi e potenti, se poi nessuno sarà in grado di utilizzarli. Allora dobbiamo salvare il nostro sistema sanitario nazionale, che rimanga universale e gratuito per tutti. Due concetti che sembravano assodati per noi italiani, ma che oggi qualcuno, sul modello americano e poi lombardo, sta mettendo in discussione, in nome della privatizzazione dei servizi. Il privato è, in parte, necessario, ma guai a chi tocca il pubblico”.

Intanto in Toscana sono 381 in più i casi di positività al Coronavirus che portano il conto totale a  291.087 da quando è iniziata la pandemia. I guariti sono 218 in più e raggiungono quota 277.541 (95,3% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 6.245, +2,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 298 (2 in meno rispetto a ieri), di cui 27 in terapia intensiva (1 in più). Oggi si registrano 3 nuovi decessi, un uomo e 2 donne con un’età media di 68 anni: 1 a Firenze, 1 a Massa Carrara, 1 a Pisa. L’età media dei 381 nuovi positivi odierni è di 40 anni circa (26% ha meno di 20 anni, 19% tra 20 e 39 anni, 34% tra 40 e 59 anni, 15% tra 60 e 79 anni, 6% ha 80 anni o più). Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 5.941.539 vaccinazioni, 11.241 in più rispetto a ieri (+0,2%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l’intera giornata. La Toscana è la 1° regione per % di dosi somministrate su quelle consegnate.

Sono 80.746 i casi complessivi ad oggi a Firenze (85 in più rispetto a ieri), 26.834 a Prato (51 in più), 27.653 a Pistoia (46 in più), 15.207 a Massa (23 in più), 29.559 a Lucca (38 in più), 34.110 a Pisa (31 in più), 21.603 a Livorno (32 in più), 26.196 ad Arezzo (10 in più), 17.075 a Siena (29 in più), 11.549 a Grosseto (36 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 7.935 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 8.081 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.480 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 9.509, Pisa con 8.191, la più bassa Grosseto con 5.285. Complessivamente, 5.947 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (162 in più rispetto a ieri). Sono 18.013 (481 in più) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Sono 7.301 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.357 a Firenze, 646 a Prato, 673 a Pistoia, 540 a Massa Carrara, 693 a Lucca, 733 a Pisa, 427 a Livorno, 563 ad Arezzo, 361 a Siena, 214 a Grosseto, 94 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.