Lo chiedono Fratelli d’Italia e Lega dopo la messa in amministrazione giudiziaria della holding che a Firenze ha l’appalto del Global Service. Bundu e Palagi (Spc): “La politica ha bisogno di forte discontinuità”
“Revocare il costoso appalto per riportare il servizio all’interno della gestione diretta del Comune”. E’ quanto chiede Fratelli d’Italia con il proprio capogruppo Alessandro Draghi all’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti dopo l’operazione “Helios” dei Carabinieri di Reggio Calabria che stamattina ha portato alla messa in amministrazione giudiziaria per “infiltrazione mafiosa” dell’Avr Spa.
La holding con sede a Roma si interessa della raccolta differenziata nella città dello Stretto e della manutenzione delle strade, ma in Toscana si occupa di manutenere la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e nel capoluogo regionale ha invece in appalto il Global Service per la cura della segnaletica e del manto stradale in tutto il territorio comunale e da poco anche il ripristino della sicurezza stradale dopo gli incidenti.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri e dai sostituti Stefano Musolino, Walter Ignazitto e Alessandro Moffa, sta provocando un terremoto nella politica regionale reggina le cui scosse finiscono per arrivare anche a Firenze.
“Segnaletica e manutenzione delle strade – attacca Draghi – avrebbero dovuto essere competenza di SaS, la partecipata del Comune adesso protagonista dello scandalo dei vigilini. Infatti essa era nata per questo obiettivo, tuttavia l’amministrazione in passato ha preferito affidarsi ad un global service inefficace e dispendioso. Mi domando adesso se il Comune, dopo le notizie di cronaca che vedono coinvolta Avr per innumerevoli rapporti con le cosche mafiose, a quanto si apprende dalle indagini, revocherà l’appalto”.
Sulla vicenda intervengono anche Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) i quali ricordano come Avr a Pisa venga contestata da tempo grazie anche alle denunce di Una città in Comune e di Rifondazione Comunista che avrebbero “contestato alla holding lavoro sottopagato e non sicuro”.
“Il sistema degli appalti in Italia – sottolineano – è una vergogna che garantisce cattivi servizi. È una verità che ricordiamo da anni anche a Firenze. Il modello di global service è inaccettabile. Non si mettono le istituzioni in grado di controllare, altro che logica dei pieni poteri e di semplificazione delle norme. Ci preoccupa leggere oggi dei collegamenti tra AVR, criminalità organizzata ed esponenti politici del Pd. Ancora di più acquista urgenza l’approvazione della nostra proposta di una commissione di inchiesta relativa alla diversa ma grave vicenda SAS. La magistratura dovrà proseguire il suo percorso. La politica però ha bisogno di segnare una forte e consapevole discontinuità: su appalti, infiltrazioni e illiceità è da tempo che vengono avanzate denunce e proposte. A partire dalla reinternalizzazione dei diversi servizi”.
Infine la Lega che annuncia una interrogazione urgente per capire le intenzioni dell’amministrazione: “Il nostro compito – affermano Federico Bussolin e Antonio Montelatici – è assicurarci che Firenze non sia teatro di spregiudicati intrecci politici come, secondo le accuse, sono avvenuti a Reggio Calabria. Dobbiamo tutelare la città. Si avvii subito la procedura di revoca dell’appalto. Chiediamo all’Amministrazione di prendere, fin da subito, le distanze da questa vicenda e di ricorrere in ogni sede per tutelare il buon nome di Firenze e gli interessi dei nostri concittadini”.