E’ un grande centro polifunzionale la nuova vita dell’ex centrale Fiat a Novoli

Nei rendering qui sopra e in basso, ecco il progetto di riqualificazione dell'ex Centrale Termica Fiat

Presentato il progetto esecutivo e appaltati i lavori che potrebbero iniziare entro l’anno. L’ultimo piano offrirà un panorama unico verso il centro di Firenze. Del Re: “Luogo simbolico di passaggio dal passato al futuro della città”

Una struttura metallica che richiama il disegno naturale della foglia su oltre 30 metri e una torre leggera per far passare il vento, con pannelli fotovoltaici per generare energia rinnovabile, verde verticale interno e 200 metri di led per illuminare in modo scenografico e celebrare gli elementi simbolici di uno dei più grandi esempi di archeologia industriale di Firenze.

La nuova vita dell’ex centrale Fiat di Novoli sarà uno spazio pubblico polifunzionale che conterrà area informativa, centro espositivo culturale e terrazza panoramica con servizio ristorazione. Progetto esecutivo e lavori sono stati assegnati alle ditte Gedi e Conpact, che hanno presentato un progetto di giovani tecnici fiorentini coordinati dall’architetto Lorenzo Malvasi, e i primi interventi potrebbero già iniziare entro l’anno. Contestualmente sono già ripartiti i cantieri nel centro commerciale di San Donato.

La Centrale, di proprietà dell’Immobiliare Novoli, più conosciuta come “La Ciminiera” dalle generazioni di operai e poi di ragazzi nati nel quartiere, segnava un po’ il confine tra la periferia ovest della città e la città stessa. Impossibile non vederla e non rimanerne affascinati quando a bordo della mitica linea 22, salendo da via Maragliano, d’un tratto sul ponte che scavallava il Mugnone, si ergeva in tutta la sua maestosità raccontando di un passato che pian piano andava a sparire.

La Fiat la costruì nel 1939 assieme alle proprie attività produttive nell’area che adesso è stata riconvertita a centro commerciale. E’ alta 30 metri ed è distribuita su più livelli con una superficie di circa 1200 metri quadrati. 

“I lavori – dice l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re – partiranno entro l’anno e la struttura sarà recuperata e fruibile. La Centrale termica diventa un luogo simbolico di passaggio dal passato al futuro della città, unica memoria rimasta dello stabilimento Fiat preesistente. Protagonista indiscussa dello skyline di San Donato, ora si affianca al nuovo viadotto della tramvia per trasportare sempre più il quartiere di Novoli nella modernità. L’intervento si inserisce infatti nel ridisegno complessivo di questa parte di città che prevede una piazza verde di quartiere, una pista ciclabile per collegare via di Novoli e viale Guidoni e nuovi parcheggi pubblici di superficie nell’area ovest, oltre al completamento del parco con un nuovo campo giochi e un’area cani”.

L’area è stata dismessa dalla metà degli anni 80. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura pubblica rivolta ad ogni fascia di età. Al piano terra nascerà uno spazio pubblico comunale aperto alla collettività per informazioni, incontri ed eventi. Al primo piano l’originaria sala caldaie e il complesso sistema di passerelle e scale al loro servizio saranno conservate e rese accessibili. L’ingresso principale, spostato sul lato tramvia, avverrà dalla nuova scala e dai relativi ascensori anche se sarà conservata e ripristinata l’originaria scala di collegamento.

Il secondo e il terzo piano saranno utilizzati per la realizzazione di un locale pubblico (650 metri quadri), con ingresso dalla nuova torre scala. Si potranno quindi riutilizzare le grandi vetrate sulla città, parte fondamentale del disegno architettonico della centrale. Lo spazio, di proprietà pubblica, sarà poi dato in gestione a privati tramite un bando che dovrà valutare l’offerta di programmazione proposta. Il terzo piano sarà destinato ai servizi, funzionali alla sala principale. Lo spazio intorno alla ciminiera resterà libero in altezza e sarà parte qualificante della sala sottostante. Il quarto piano infine rimarrà disponibile come terrazza pubblica verso la città, per fruire liberamente di un panorama unico verso il centro di Firenze. Ci sarà anche un ristorante e all’esterno la piazza pedonale pubblica.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.