FdI all’attacco: “Possiamo vincere, il fortino rosso sta crollando”

Alessandro Draghi

Presentati i primi candidati alle comunali. Non si ripresenterà Jacopo Cellai, timoniere sarà Alessandro Draghi attuale capogruppo. Fra i nuovi l’ex dirigente di polizia Roberto Sbenaglia e il docente Luciano Bozzo

La prima novità è che dopo vent’anni passati sugli scranni del Salone de’ Dugento non si ripresenterà a questa tornata elettorale. Jacopo Cellai infatti ha deciso di passare la mano per dedicarsi anima e corpo alla campagna elettorale del candidato sindaco Eike Schmidt nel tentativo a questo punto probabilmente sempre più concreto di mandare la coalizione di centrosinistra e in particolare il Pd con la prescelta Sara Funaro perlomeno al ballottaggio. La seconda è che Fratelli d’Italia ha presentato i primi nominativi in corsa come consiglieri alle comunali di Giugno. Stato maggiore riunito a Porta al Prato sede fiorentina dei meloniani con il plenipotenziario di Giorgia, Giovanni Donzelli, a far da cerimoniere e subito dietro di lui il senatore di Campo di Marte Paolo Marcheschi. Venti per adesso i prescelti, ma dicono i dirigenti di FdI “ci sono altre sorprese che annunceremo più avanti” per arrivare a 36 numero massimo di aspiranti.

Jacopo Cellai (a sinistra) e Alessandro Draghi

Fuori Cellai, nuovo presidente e coordinatore di FdI in città, l’uomo politico di spicco è ovviamente Alessandro Draghi attuale capogruppo in Consiglio e macinatore di preferenze che avrà il compito di fare da comandante in capo della pattuglia meloniana che punta almeno a raddoppiare la presenza nel parlamentino cittadino. Molti civici, alcuni storici dei quartieri e del consiglio. Tra i nomi di punta c’è poi Giovanni Gandolfo, una lunga militanza nel partito e già consigliere del Quartiere 3. “Faccio politica da vent’anni – ha spiegato – ma sono qui anche per portare il mio contributo con il pragmatismo che ho imparato con la mia piccola impresa”. Con loro anche Matteo Chelli che viene dall’esperienza consiliare al Q5 e poi  Roberto Sbenaglia, dirigente della polizia in pensione da due anni: “Sono convinto – ha esordito – che facendo sistema tutti insieme si possa arrivare a garantire la sicurezza in questa città”. Potrebbe essere lui in caso di vittoria del centrodestra  il nuovo assessore alla sicurezza. E anche Luciano Bozzo, professore di Relazioni internazionali e Studi strategici dell’ateneo fiorentino.

Poi un manipolo di donne esperte di politica e cosa pubblica: Angela Sirello, Stella Lomascolo, la notaia Alessia Galdo anche lei possibile assessore in pectore. E infine Daniela Bannini, Alberto Bezzecchi, Giovanni Diana, Matteo Di Bello, Andrea Fossi, Paola Frosali, Sheila Papucci, Antonella Sicari, Gianni Fedeli, Christian Caglieri, Paolo Superbi e Franco Zangheri. “Ai soldi pubblici dobbiamo tenere più che ai nostri. – ha detto Draghi – E io voglio essere in prima linea per battermi contro tutti gli errori che sono stati commessi a Firenze, in primis negli ambiti dell’ambiente e della mobilità”. Marcheschi parla di “battaglia epocale che possiamo vincere: il fortino rosso sta crollando”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.