Firenze e la Fiorentina piangono Pietro Vuturo

Il leader storico della Curva Fiesole se n’è andato ad appena 60 anni vinto da una malattia che non perdona. Il cordoglio della città. Funerali domani al Romito

Firenze e i tifosi della Fiorentina piangono Pietro Vuturo, lo storico leader della Curva Fiesole già dall’epoca che precedette la formazione del Collettivo. Pietro se n’è andato questa mattina, ad appena 60 anni di età, vinto da una gravissima malattia contro la quale stava lottando da tempo. Proprio durante una trasmissione radiofonica, uno della tante alle quale partecipava per via della sua incontenibile passione Viola, aveva annunciato commosso di combattere strenuamente, come era sua abitudine e costume, la sua battaglia personale contro il male. “Sono stanco e un po’ provato ma in piena battaglia fisica ed emotiva, il 10 novembre decidiamo il da farsi in maniera definitiva.  Vi voglio parecchio bene“, aveva detto il 31 ottobre scorso sul profilo Facebook, nel quale informava delle sue condizioni di salute. Informazioni che scriveva in bianco su sfondo rosso, distinte dalle comunicazioni dedicate alla Fiorentina, naturalmente su sfondo viola.  

Vuturo con la maglia dei Verdi di San Giovanni sul sabbione di Santa Croce

Figlio di Achille Vuturo, esponente politico Psi e già assessore al comune di Firenze, Pietro era stato anche un bravissimo calciante nei Verdi di San Giovanni: e se c’era di dare una mano come servizio d’ordine alla Leopolda oppure a qualche importante manifestazione del Pd potevi stare assolutamente tranquillo perché con il suo sorriso cortese ma deciso e i suoi modi leggeri però estremamente efficaci nessuno avrebbe potuto avvicinarsi più di tanto in quanto avrebbe trovato una barriera insormontabile.

Poco più di un anno fa, appena rientrato a Firenze da Milano, lo avevo incontrato una sera nel fondo che serviva da ritrovo per lui e per i suoi ultras a pochi metri dall’ingresso della Curva Fiesole. Ci eravamo salutati e ci eravamo fatti la promessa di rivederci ancora e a breve. Invece ci siamo persi di vista. Ricordo ancora con grande affetto il suo viso impacciato mentre salutava mia moglie e quasi si scusava per le espressioni colorite dei suoi compagni già piuttosto “frizzantini” un paio d’ore prima dell’inizio dell’ennesima partita della Fiorentina.

La sua scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio a Firenze. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Spc) ricorderanno Pietro lunedì in Consiglio con una comunicazione: “Ci ha onorato – commentano – della sua candidatura alle ultime elezioni amministrative nella lista di Firenze Città Aperta, ma sappiamo bene che la sua storia e la sua persona andavano ben oltre una collocazione politica. Era una figura amata in tutta la città. Tifoso, calciante, uomo libero e generoso, per noi un compagno”.

Un fiorentino vero e una persona genuina anche per il sindaco Dario Nardella che aggiunge: “Amava profondamente Firenze, le sue tradizioni e la Fiorentina. Ha lavorato per la sua città anche attraverso l’impegno politico. La sua morte mi addolora molto. Alla famiglia le mie condoglianze e quelle dell’Amministrazione”. La salma di Pietro Vuturo resterà esposta fino alle 8 di domani alle cappelle dell’Ofisa in via delle Panche. I funerali si terranno domenica 22 novembre alle 17 nella chiesa del Sacro Cuore del Romito.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.