‘Fiutano’ crisi glicemiche in bambini e ragazzi col diabete. Ecco i cani toscani da assistenza

Labrador e Golden Retriver saranno istruiti dalla Scuola nazionale cani guida per i ciechi di Scandicci in un progetto pilota nazionale. Al Meyer sono seguiti oltre mille bambini con questa patologia

I nostri fedeli amici a quattro zampe diventano cani da allerta medica per bambini e ragazzi, capaci di riconoscere, con il solo fiuto, il sopraggiungere di una crisi ipoglicemica legata alla terapia per il diabete. Li istruirà a fare questa opera importante di “salvavita” la Regione attraverso la Scuola nazionale cani guida per ciechi di Scandicci, l’unica pubblica di tutta Europa e più antica nel mondo assieme alla statunitense “Seeing eye”, che dal 1979 è regionale.

I cani,  con il loro fiuto, sono in grado infatti di carpire le variazioni nella concentrazione di taluni composti organici volatili prodotti da una persona in prossimità di uno stato di crisi da diabete e saranno istruiti, quando accade, a dare l’allarme con un segnale convenzionale prestabilito. Garantiranno così un doppio aiuto: oltre all’evidente funzione ‘salvavita’,  anche un aumento del livello di autonomia ed indipendenza della persona. L’obiettivo del progetto sarà inoltre, auspicabilmente, pure quello di definire ed approvare standard e regole operative nazionali, che al momento mancano. Il settore dei cani di assistenza è privo infatti ad ora di una regolamentazione. 

Le razze scelte sono Labrador e Golden Retriever, le stesse che vengono utilizzate per i cani guida, da educare ed istruire appena compiuti due mesi di vita: non solo per ‘fiutare’ il calo di glicemia, ma anche per imparare a condividere la vita quotidiana del paziente, dallo stare assieme ad altre persone ad accedere ai mezzi di trasporto pubblico in sicurezza. Per far questo serviranno circa diciotto mesi di lezioni. Nei prossimi mesi saranno addestrati i primi quattro cani. Il Meyer garantirà il supporto medico scientifico ed avrà  un ruolo di affiancamento durante l’intero percorso. I cani offriranno a famiglie e piccoli pazienti una sicurezza in più, con benefici anche psicologici. Ma si tratta di un progetto destinato pure a diventare pilota su scala nazionale.In Italia e nel mondo i cani da allerta medica sono impiegati principalmente in assistenza a persone che presentano diabete, convulsioni ed epilessia, morbo di Addison (ipocorticosteroidismo),  narcolessia  e sindrome da tachicardia ortostatica posturale.

Il diabete è considerata una malattia ‘sociale’, che colpisce , solo in Italia, quattro milioni e mezzo di persone. Presso il Meyer di Firenze sono seguiti oltre mille bambini con diabete e ogni anno si registrano cento nuove diagnosi. Per questo la Giunta regionale ha deciso di investire 250 mila euro su questa particolare “specializzazione” del più fedele amico dell’uomo. Delle risorse stanziate 180 mila euro saranno messi a disposizione della Scuola cani guida, 40 mila andranno al Centro di referenza nazionale (che attiverà una borsa di studio) e 30 mila al Meyer. “E’ una nuova attività – commenta l’assessora assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli  – che va ad aggiungersi a quelle già svolte da un’eccellenza della Regione Toscana come la Scuola cani guida per ciechi di Scandicci. Una realtà aperta alla comunità e che coinvolge attivamente le persone e le famiglie che si offrono per la crescita dei cuccioli e le persone che riceveranno il cane una volta addestrato. Un lavoro svolto da personale qualificato e che si va ad ampliare verso una nuova tipologia, per consentire ai nostri cani di svolgere un ulteriore ruolo prezioso per l’autonomia e per la salute delle persone, in questo caso di bambini e bambine, ragazze e ragazzi diabetici”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.