Franchi, è arrivato il giorno delle decisioni?

Domani conferenza stampa del sindaco Nardella, mentre in città il dibattito, non solo politico, sullo stadio resta alto. FdI chiede di impugnare il pronunciamento Mibact al Tar, gli Ingegneri organizzano un seminario sul recupero architettonico e strutturale dello stadio

Il sindaco Dario Nardella

Conferenza stampa del sindaco Nardella domani sulla vicenda Artemio Franchi-Mibact. Si dovrebbe dunque avere più chiara la posizione di Palazzo Vecchio alla luce anche delle indiscrezioni che vorrebbero il Comune deciso a cercare fondi per il restyling del Vecchio Comunale attraverso l’Art-Bonus, l’accesso al credito sportivo e la possibilità di ingolosire qualche privato utilizzando le previsioni di spazi commerciali sotto curve e tribune per altro chiaramente indicati nel documento del Ministero come una delle eventualità di adeguamento dell’impianto alle normative Uefa.

Intanto in città il dibattito, non solo politico, sul futuro del vecchio Comunale continua a rimanere molto alto. Fratelli d’Italia, prima ancora di ipotizzare un qualsiasi intervento finanziato dalle casse comunali, chiede che il Comune impugni davanti al Tar o con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica l’atto del Mibact con il quale il Ministero dei beni Culturali ha chiuso definitivamente la vicenda stadio e anche del suo eventuale abbattimento così come più volte aveva ventilato il patron della Fiorentina Rocco Commisso.

Alessandro Draghi (FdI)

La soluzione migliore, secondo il capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi e Simone Sollazzo consigliere al Quartiere 2, è quella che l’impianto resti dov’è a Campo di Marte, senza trasferimenti di alcun genere e in altri comuni. Si salvino Torre di Maratona e scale elicoidali “ma non si fermi la fantasia e l’estro di architetti che saprebbero conciliare antico con moderno”. “Spostare lo stadio in un’altra località – affermano – significa condannare il vecchio Artemio Franchi a un inesorabile abbandono. Su chi ricadrebbe poi la manutenzione, una volta andata via la Fiorentina? Sui fiorentini, con le loro tasse”. E poi concludono: “Firenze necessita di una cittadella dello sport e di una struttura adeguata agli standard Uefa: dai semplici seggiolini, al flicker factor. Quando fu costruito, lo stadio era uno dei più belli al mondo,  ma come detto non fermiamo estro e fantasia”.

E che sia arrivato davvero il momento delle scelte lo pensano anche gli Ingegneri della provincia di Firenze i quali organizzano un seminario webinar sul recupero architettonico e strutturale dello Stadio. L’evento si svolgerà ovviamente on-line il 29 gennaio a partire dalle 16.30 (iscrizione su: https://firenze.ing4.it) e avrà tra i suoi relatori il Soprintendente Andrea Pessina e il direttore dei servizi tecnici del Comune Michele Mazzoni. Alla tavola rotonda parteciperà anche l’assessore allo sport Cosimo Guccione. “La scelta del Ministero – avverte Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine – ci mette più che mai davanti a un questione irrimandabile: definire il destino del Franchi e programmare una sua ristrutturazione funzionale. Occorre studiare i migliori metodi per il restauro e tutti gli interventi necessari affinché lo stadio non finisca in una stato di abbandono. Era irrealistico parlare di demolizione, ma la messa insicurezza e l’adeguamento sismico sono passaggi fattibili e necessari“.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.