Gli alberi in viale Redi non ci sono più

Nonostante l’esposto di Italia Nostra e approfittando del ponte di Giugno stanotte è partita l’operazione voluta da Palazzo Vecchio

Gli alberi in viale Redi non ci sono più. Stanotte infatti, approfittando del ponte del due Giugno, delle poche persone presenti al presidio che da settimane tentava di opporsi all’operazione lanciata da Palazzo vecchio e senza alcun preavviso le squadre di operai del Comune sono arrivate e hanno cominciato ad abbattere i pini le cui chiome sono tristemente finite a terra. Qualcuno ha anche tentato una timida resistenza ma alla fine ha dovuto lasciare il passo e consentire quello che Francesca Marrazza, portavoce del Comitato Vitabilità che assieme a Italia Nostra e ad altre associazioni di cittadini si era battuto per impedire lo scempio, ha definito “un vero e proprio massacro” (https://www.lamartinelladifirenze.it/giorgio-non-si-ferma-i-pini-di-viale-redi-saranno-abbattuti/).

“Sono arrivati alla chetichella come le faine nel pollaio – commenta a caldo -, hanno tirato fuori il loro arsenale ed hanno cominciato il massacro, uno dopo l’altro senza alcun indugio nonostante le nostre rimostranze. Siamo tutti tristi e scossi dalla visione di alberi sani tagliati senza rimorso, nonostante l’esposto ed il divieto fino ad agosto. In una fresca serata di giugno, col favore delle tenebre e del ponte vacanziero  senza alcun avviso,  approfittando degli spazi liberi della pulizia delle strade, sono arrivati alla chetichella come le faine nel pollaio hanno tirato fuori il loro arsenale ed hanno cominciato il massacro, uno dopo l’altro senza alcun indugio nonostante le nostre rimostranze. Eravamo pochi, potevamo fare poco. Resta l’amaro in bocca per aver constatato i soliti metodi risoluti dell’amministrazione, un blitz notturno per aver ragione dei cittadini..”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.