I “Gretini” spaccano la maggioranza in Consiglio Comunale

Finisce 11-11 la votazione sull’ordine del giorno presentato dal centrodestra nel quale si chiedeva la costituzione di parte civile del Comune contro gli imbrattatori di Palazzo Vecchio. Nel Pd si astengono in quattro fra cui il capogruppo e il vice

“Il Pd si schiarisca le idee”, “Maggioranza in frantumi sui cambiamenti climatici”, “ennesimo capitolo di un triste romanzo che racconta la storia di una maggioranza politica di centrosinistra allo sbando”. E’ stata bufera ieri in Consiglio Comunale dove la maggioranza di centrosinistra si è spaccata nuovamente su un ordine del giorno dal titolo «Tolleranza zero per questi gretini», che invitava il Comune «a costituirsi parte civile al processo contro i delinquenti che il 17 marzo 2023 hanno imbrattato la facciata di Palazzo Vecchio». A proporre il documento sono stati Emanuele Cocollini e Ubaldo Bocci (gruppo Centro), Jacopo Cellai e Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) e Federico Bussolin (Lega). Alla fine il documento ha ricevuto 11 voti a favore e 11 contrari e quindi dovrà essere riportato in aula nella prossima seduta. Ma è il significato politico quello che resta al termine di un pomeriggio convulso con una maggioranza che quasi si stenta a definirla tale.

Da sinistra: Dmitrij Palagi (SPC), Mimma Dardano e Barbara felleca (Italia Viva), Alessandro Draghi (FdI)

E’ accaduto che al momento della votazione il Pd si è nuovamente diviso: quattro le astensioni e tutte pesantissime. Il capogruppo Nicola Armentano (che poi ha chiarito di averlo fatto per far sì che l’atto torni in Commissione per essere poi emendato e riportato in Consiglio comunale) e i tre consiglieri in qualche modo legati a Cecilia Del Re: la vicecapogruppo Alessandra Innocenti, Massimiliano Piccioli e Leonardo Calistri. Tutti gli altri dem hanno votato contro. Opposizioni naturalmente sulle barricate con Italia Viva che ribadisce il sì convinto alla costituzione di parte civile del Comune ma invita anche il Pd a fare chiarezza al suo interno “visto vota contro mentre si astengono il Capogruppo e la Vicecapogruppo, mentre la lista Nardella ha lasciato l’Aula dopo avere però dichiarato il favore per l’atto. “Il principio di buonsenso e civiltà del “chi rompe paga” – aggiungono Mimma Dardano e Barbara Felleca – deve valere a maggior ragione quando si gestisce la cosa pubblica. La posizione di oggi suona stonata rispetto alla prontezza con cui il Sindaco intervenne. E Italia Viva rivoterà, nuovamente, convintamente e motivatamente a favore”. 

All’attacco della maggioranza anche Sinistra Progetto Comune. Per Dmitrij Palagi e Antonella Bundu «il centrodestra propone un ordine del giorno contro Ultima Generazione, perché il Comune si costituisca parte civile contro l’imbrattamento di Palazzo Vecchio. Nel testo si cita anche il Presidente del Senato La Russa e si definiscono quelle persone “gretini”. Durante gli interventi abbiamo sentito due argomentazioni particolarmente interessanti. Un consigliere della Lega ha detto che “non stiamo facendo politica”: allora che ci stiamo a fare nel Salone de’ Dugento? Un consigliere di Fratelli d’Italia ha invece sostenuto che “ha fatto caldo anche in passato”. Le destre esprimono il peggio delle loro cultura politica, con il sostegno di Italia Viva e Lista Nardella. La spaccatura all’interno della maggioranza che sostiene Dario Nardella, dunque, potrebbe anche generare un contraccolpo dalle conseguenze imprevedibili. Il pugno duro contro Ultima Generazione è un atto di piccolezza politica. A cui la maggioranza doveva dire in modo compatto no”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.