Il busto in marmo di Napoleone trova la sua nuova casa alla Galleria dell’Accademia

L’opera, realizzata da Lorenzo Bartolini, scultore di riferimento assieme ad Antonio Canova, è stata individuata presso l’antiquario milanese Carlo Orsi in occasione della Biennale dello scorso settembre

Cecilie Hollberg con accanto il busto di Napoleone

La Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze accoglie da oggi, grazie a una recente acquisizione da 80mila euro, un busto in marmo di Napoleone Bonaparte realizzato da Lorenzo Bartolini. L’opera è stata individuata presso l’antiquario milanese Carlo Orsi, in occasione della 32/a Biennale dell’Antiquariato di Firenze del settembre scorso. Il busto vede Napoleone spoglio di ogni elemento celebrativo, distante dalle tradizionali idealizzazioni. L’opera mostra l’attenzione di Bartolini al dato naturale, per catturare i tratti del volto attraverso una modulazione raffinata e restituisce a Napoleone uno sguardo malinconico e meditabondo. “La scelta di quest’opera è mio regalo personale a Bartolini che fu in tutta la sua carriera fan entusiasta di Napoleone del quale non avevamo nessun ritratto – ha spiegato Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria che resterà alla guida del museo fiorentino, casa del David, ancora per un anno – La Gipsoteca conserva numerosi busti in gesso dei familiari di Napoleone ma non uno che lo rappresenti. Questa effigie che lo vede raffigurato, senza insegne imperiali, reso nella sua individualità, colma finalmente questa mancanza”.

Bartolini era, con Canova, il più importante scultore italiano dell’800, ed eseguì numerosi ritratti di Napoleone. Col trasferimento nel 1808 all’Accademia di Belle Arti di Carrara ebbe l’incarico di direttore della banca Elisiana per la parte della statuaria’ e si occupò della riproduzione in serie dei busti di Napoleone ispirandosi al prototipo di quello colossale, in bronzo, realizzato, nel 1805, per l’ingresso del Museé Napoléon, com’era chiamato il Louvre. Con la Restaurazione l’artista continuò nella riproduzione dell’effigie dell’imperatore e questo busto, firmato sul lato destro da Bartolini, corrisponde a tale periodo. “La sinergia tra Biennale e le istituzioni museali ha fatto sì che l’Accademia acquistasse questo busto – ha commentato Orsi – Per me è motivo di orgoglio, si tratta di un busto raro che ho scoperto quasi per caso in una collezione privata”. L’unico altro busto in marmo di Bartolini, presente nel museo, è quello ritraente Giovanni Battista Niccolini, donato nel 2017 dall’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia.

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