Il genio di Molière incontra la comicità di Emilio Solfrizzi: Ferreri-Stalteri coppia dalle risa sfrenate

Fine settimana all’insegna del ridere con Argante “Malato Immaginario” al Teatrodante Carlo Monni e gli scoppiettanti duetti di “L’ammazzo col gas” al teatro di Cestello

Il genio di Molière incontra la comicità di Emilio Solfrizzi ne Il malato immaginario”, il classico della commedia che andrà in scena lunedì 23 gennaio alle 21.00 al Teatrodante Carlo Monni (Piazza Dante 23 Campi Bisenzio, Firenze), nell’ambito della stagione a cura di Fondazione Accademia dei Perseveranti con la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli. Con l’adattamento e la regia di Guglielmo Ferro, un intreccio tra umorismo e teatro dell’assurdo in cui il palcoscenico come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea del protagonista Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, e la continua ricerca di rimedi e cure da parte di improbabili medici crea situazioni tutte da ridere (info: www.teatrodante.it. Tel.  055 8940864, Whatsapp e Telegram 3463038170, biglietteria@teatrodante.it).

Emilio Solfrizzi

La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano. Ma Molière lo scrive per se stesso, quindi per un uomo sui 50 anni, e proprio per questo un grande attore cinquantenne come Emilio Solfrizzi riesce a restituire al testo un aspetto importantissimo a volte dimenticato: il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intrisa l’opera di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e alla sua fuga dalla vita stessa. Una comicità che si avvicina al paradosso: Molière infatti, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui. Con lui sul palco ci sono Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Crisiano Dessì, Pietro Casella, Cecilia D’Amico, Rosario Coppolino. Adattamento e regia sono di Guglielmo Ferro, costumi Santuzza Calì, scenografie Fabiana Di Marco, musiche Massimiliano Pace.

Prezzi: Platea e palchi platea 23,50€ (ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 20,00€); Palchi I ordine 18,00€ (ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 15,50€); Palchi II ordine 13,50€ (ridotto under 18, over 65, studenti fino a 26 anni 11,50€).

Gianni Ferreri e Danila Stalteri

Una coppia d’assi della comicità e del teatro brillante italiano, Gianni Ferreri e Danila Stalteri, arriva questo fine settimana sul palco del Teatro di Cestello di Firenze, sabato 21 ore 20,45 e domenica 22 gennaio ore 16,45, per dare vita a una funambolica e scoppiettante duetto sulle dinamiche coniugali, scritto e diretto da Roberto d’Alessandro. “L’ammazzo col gas” è sì un commedia a due attori ma … con decine di personaggi, ai quali daranno vita gli stessi protagonisti in un fantastico esercizio di stile di trasformazioni e caratterizzazioni! Al centro dell’intreccio ci sono un marito attore-autore-regista, autoritario e irascibile, e naturalmente sua moglie, attrice primadonna, permalosa e dispettosa. Li incontriamo nel salotto di casa loro, intenti a e provare il nuovo spettacolo scritto da lui, un copione che si snoda attraverso una serie di scene che esaminano in chiave rigorosamente comica svariate casistiche delle tipologie di coniugali dove alla fine uno dei due viene inevitabilmente “eliminato” dall’altro. Così vediamo il marito che si crede vittima della gelosia della moglie o la moglie gassofoba, il marito rompiscatole o la moglie ricca ma racchia. Una galleria di personaggi per uno spettacolo dal ritmo sfrenato e dal finale sconvolgente. Per prenotare: prenotazioni@teatrocestello.it oppure 392.2669655. Info on-line sul sito www.teatrocestello.it.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.