Il Maggio riparte col pubblico in sala, Stravinskij e Cilea

Nella foto di repertorio da sinistra: il sindaco Nardella, il direttore principale del Maggio Daniele Gatti e il Sovrintendente Alexander Pereira

Lunedì 26 in concomitanza con il ritorno in zona gialla, Daniele Gatti sul podio eseguirà due sinfonie del compositore russo. Il giorno dopo l’avvio della programmazione lirica con Adriana Lecouvreur

“Per me è un grande piacere tornare a Firenze ed essere qui al Maggio per inaugurare il Festival in un momento che comunque è ancora di difficoltà: è più di un anno che la musica prosegue a singhiozzo, però non è mai morta. Anche se i concerti e gli spettacoli venivano eseguiti senza pubblico, anche se abbiamo avuto il sostegno, non soltanto delle reti nazionali, della Rai e privati, ci siamo tutti battuti affinché la musica non abdicasse di fronte al virus e se riusciamo ad avere il pubblico il giorno 26 è il simbolo di una grande vittoria”.

Da sinistra: Nardella, Gatti e Pereira

E’ raggiante il maestro Daniele Gatti nel giorno della presentazione della 83esima edizione Del Maggio Musicale che prenderà il via lunedì 26 aprile alle 20, giorno in cui quasi tutta l’Italia e la Toscana torneranno in zona gialla. E magari un motivo in più potrebbe essere quell’uscio (direttore stabile?) dischiuso dal sindaco Dario Nardella quando ha ricordato Riccardo Muti e l’importanza che ebbe il teatro fiorentino nella costruzione della sua prestigiosissima carriera riconosciuta dallo stesso direttore d’orchestra.

Le porte del nuovo teatro del Maggio si riapriranno dunque al  pubblico con un raffinato concerto sinfonico corale diretto da Daniele Gatti e interamente dedicato al compositore Igor Stravinskij, nel 50° anniversario dalla sua scomparsa, con la Symphonie de Psaumes e la Sinfonia in do. “Sono molto contento – dice il Sovrintendente Alexander Pereira – è un momento molto felice, ma anche un momento programmato perché avevamo pensato all’aperura del Festival proprio il 26 aprile con questo concerto e il 27 con l’opera Adriana Lecouvreur. Sembra quasi che la programmazione l’abbia fatta il primo ministro Draghi: la sua riapertura coincide esattamente con quella del Maggio Musicale Fiorentino e io gli sono molto grato di questa “regia fantastica. Noi abbiamo applicato le procedure di sicurezza, testato tutti i collaboratori del Teatro con, fin ora, più di 15mila test sierologici a tutti ogni settimana, abbiamo sempre rispettato il nostro cartellone mantenendo così l’eccellenza del Coro e dell’Orchestra, abbiamo registrato i nostri spettacoli e così siamo stati sempre pronti per riaprire quando sarebbe stato permesso: e adesso finalmente è arrivato il momento di accogliere nuovamente il pubblico e di andare in scena”.

Gatti torna nuovamente al Maggio dopo il concerto sinfonico di Pasqua dello scorso 3 aprile, ancora visibile in streaming sul sito teatro che ha già registrato più di 14.000 visualizzazioni. “Sono sempre dell’idea che le cose non capitino per caso – aggiunge il sindaco Dario Nardella -, che la musica dovesse rinascere dopo la pandemia a Firenze capitale del Rinascimento: lo leggo come un bellissimo segno del destino e sono sicuro che il maestro Gatti lo prenda come tale perché chissà, da cosa nasce cosa e quando si semina bene si raccolgono sempre grandi frutti”. Quasi un viatico anche se ricorda che le scelte finali appartengono soltanto al sovraintendente. “Sono felice – ha proseguito ancora – della collaborazione con il maestro Gatti: questo è il teatro che ha fatto nascere e crescere talenti straordinari, e io continuo a coltivare l’idea che sia la casa dei più grandi musicisti compositori e interpreti. E la sua presenza lo conferma. Una felicissima coincidenza quella di ripartire con il Festival del Maggio proprio in concomitanza con quanto stabilito dal Governo per le riaperture che noi sfrutteremo al massimo ovviamente restando con i piedi per terra perché essere in zona gialla, ripartire con un po’ di vita nelle nostre città da lunedì non significa che la pandemia abbia concluso la sua c orsa, tutt’altro. Dobbiamo tenere alta l’attenzione in modo da non dover poi tornare indietro come poi è successo in passato. E’ bello che sia proprio Firenze a livello italiano a riaprire con la musica e l’opera è bello che sia proprio la cultura a dare questo messaggio di rinascita e speranza perché oltre al vaccino medico per il corpo abbiamo bisogno anche di un vaccino per il cuore.

La Symphonie de Psaumes fu scritta per la Boston Symphony Orchestra, la Sinfonia in do invece per la Chicago Symphony Orchestra. Il giorno successivo, martedì 27 aprile alle 19, il Festival del Maggio inaugurerà anche la programmazione lirica con Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea. Sul podio il maestro Daniel Harding. Sul palco un grande cast capeggiato da María José Siri nel ruolo di Adriana, Martin Muehle, Ksenia Dudnikova, Nicola Alaimo, Paolo Antognetti, Alessandro Spina, Chiara Mogini, Valentina Corò, Davide Piva, Antonio Garés e Michele Gianquinto. Maestro del Coro è Lorenzo Fratini. Le coreografie sono di Anna Olkhovaya, le scene di Polina Liefers, i costumi di Julia Katharina Berndt, le luci di Marco Faustini. In occasione della riapertura, la biglietteria del Maggio resterà aperta anche nei giorni e negli orari solitamente di chiusura: domenica 25 aprile (dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18) e lunedì 26 aprile (dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18). Concerto e opera inaugurale saranno registrati e, successivamente, trasmessi in streaming sulla piattaforma ItsArt. Entrambi gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta radiofonica da Rai Radio 3.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.