Il sagrato come un palcoscenico per contrastare la malamovida

Dodici serate tra il 9 luglio e il 31 agosto fra musica, danza e teatro. Sacchi: “Far vivere Santo Spirito nel modo nel modo più corretto e riempirlo di contenuti culturali”

Musica, ma anche danza e teatro sul sagrato di Santo Spirito: per i mesi di luglio e agosto, ogni venerdì e sabato, ci saranno spettacoli a cura dell’associazione culturale Bang, all’interno del cartellone dell’Estate Fiorentina. Palazzo Vecchio risponde così alle polemiche su degrado e malamovida affidando a una video conferenza stampa tenuta dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi le contromosse da qui a settembre per trasformare il ritrovo preferito degli spritz-lovers, assieme alle vie adiacenti, in un “luogo di incontro, legalità e cultura”.

Tommaso Sacchi

Il programma prevede 12 serate, ogni venerdì e sabato, dal prossimo fine settimana al 31 agosto. Gli spettacoli dureranno dalle 21 alle 23. Chiamati a raccolta più di 50 artisti, molti dell’Oltrarno, che avranno il compito di riqualificare la piazza.  Peppe Voltarelli con un evento a metà fra teatro e musica, l’attrice Gaia Nanni, Gianmaria Vassallo, gli inossidabili Whisky Trail sono solo alcuni dei nomi che si esibiranno davanti alla Basilica  ma Sacchi non esclude di implementare il cartellone con altre iniziative, dibattiti, presentazioni di libri e farlo continuare a settembre. “Un modo – sottolinea Sacchi – per far vivere questo luogo nel modo più corretto e per riempirlo di contenuti culturali. La cultura è la giusta ricetta. Ritengo fondamentale l’interlocuzione con l’associazionismo, di tutta la città e dell’Oltrarno in questo caso. Cultura e dialogo, i pilastri della strada che vogliamo percorrere per far vivere questa parte di città. Siamo davvero contenti di aver messo a punto questo progetto e che il sagrato di Santo Spirito si vada a aggiungere tra i luoghi dell’estate fiorentina”.

Il format sarà quello già visto in occasione della Traviata della settimana scorsa. In più ci saranno una quarantina di poltroncine riservate a coloro che vorranno seguire gli spettacoli senza necessariamente doversi sedere a uno dei tavolini dei locali della piazza per consumare. Ma non è escluso che in via del tutto eccezionale sia consentito di sedersi durante gli spettacoli sulle scalinate, ovviamente senza bere alcolici e restando in silenzio. Le poltroncine saranno distanziate e bisognerà indossare la mascherina di protezione sulla bocca. Sacchi starebbe pensando anche di trasferire alcuni eventi dell’Estate Fiorentina proprio a Santo Spirito.

Abbiamo deciso di coinvolgere artisti che hanno già un legame con la piazza o che vivono e frequentano l’Oltrarno – aggiunge –: pensiamo a Peppe Voltarelli, o ancora all’associazione Cantiere Obraz, la cui sede si trova proprio in Oltrarno, e poi un erede della tradizione popolare come Gianmaria Vassallo e ancora Gaia Nanni attrice pluripremiata dotata di una grande vena di ironia che incarna lo spirito più autentico della fiorentinità, fino a un progetto folk arcinoto come gli Whisky Trail e molte altre realtà protagoniste della scena culturale cittadina”.

Le sonorità proposte spazieranno dalla  Francia, al  Maghreb  e  all’Oriente, passando per il Mediterraneo, Cuba, Brasile e finendo nei Balcani. “Da Santo Spirito – ha concluso – lanciamo un messaggio forte: la cultura come mezzo di contrasto all’illegalità”. Primi due appuntamenti sabato 9 luglio con l’Orchestra Jazz Roma Capitale e domenica 10 con l’hip hop di un gruppo di ragazzi fiorentini. Tra le iniziative di prossime organizzazione, la presentazione il 7 settembre del libro “Lo shock di Firenze. La vera pandemia di una città e 4 «vaccini» + 1 per affrontarla” di Marcello Mancini, Stefano Fabbri, Franco Camarlinghi, Massimo T. Mazza e Leonardo Tozzi.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.