In 20.000 per dire “No” alla guerra in Ucraina

Grande partecipazione in piazza Santa Croce per ‘Cities stand with Ukraine’. Zelensky: “Questa è l’invasione cinica e crudele della Russia contro il popolo ucraino ma anche contro i valori europei”

Ventimila in piazza Santa Croce per dire “No” alla guerra che sta insanguinando da 17 giorni l’Ucraina. Diciassette, come i rintocchi delle campane della basilica ched fanno sentire con tutto il loro peso l’assurdità di questo conflitto in particolare e di tutti i conflitti in generale. Sono stati in tantissimi a  rispondere all’appello lanciato dal sindaco Dario Nardella come presidente di Eurocities. Una manifestazione di piazza, in presenza, ma senza corteo finale. Quella di Firenze è l’iniziativa principale in Italia per «Cities stand with Ukraine», altre si tengono in contemporanea in altre cento città europee: scopo un’unica grande manifestazione che faccia sentire unita la voce dell’Europa.

Alle 15.30 ecco l’atteso messaggio del presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky (a sinistra): “Siamo molto grati per tutti voi che siete nelle piazze. Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l’invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino, ma è anche la guerra contro i valori europei. Le forze armate russe hanno circondato le città ucraine e le vogliono distruggere. Bombardano 24 ore su 24, bombardano le cliniche, le chiese, le piazze, che sono come le vostreChiediamo di ricordare il numero 79, i 79 bambini uccisi dalla guerra, 79 famiglie distrutte. Dobbiamo fare in modo che questo numero non aumenti e che nessuno lo dimentichi, che l’Europa non lo dimentichi.

Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere in OccidenteDite ai vostri politici di chiudere i cieli dell’Ucraina dai razzi, dagli aerei russi, dai missili. Servono le sanzioni contro la Russia perché ogni soldato russo capisca il prezzo di ogni sparo contro tutti noi”.

Poi quello di Vitaly Klitschko, sindaco di Kiev città gemellata con Firenze dal 1967.

La manifestazione si è aperta con un video in ricordo di David Sassoli, dove l’ex presidente dell’Unione Europea, scomparso qualche mese fa, nel suo discorso del 2019 a Firenze in occasione del Consiglio comunale straordinario parlava de «L’eredità di Giorgio La Pira nell’Europa di oggi». A prendere per mano la manifestazione c’è  la conduttrice televisiva e scrittrice Camila Raznovich.

È una manifestazione anche di solidarietà con il popolo ucraino, una manifestazione che vede le città europee unite per la pace e nella solidarietà. Siamo qui per chiedere al governo russo, con tutto il fiato che abbiamo in corpo: fermatevi, fermatevi per favore, prima che le macerie possano seppellire ogni iniziativa diplomatica, fermatevi e ascoltate la voce che viene dalle piazze europee, perché vogliamo la pace”, ha detto Nardella che ha ricordato una celebre frase di Giorgio La Pira, il sindaco santo: «Unire le città per unire le nazioni». Via via si aggiungono i messaggi video della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, dei sindaci europei di Kiev, Vitali Klitschko, di Atene, Kostas Bakogiannis, di Varsavia, Rafał Trzaskowski e di Marsiglia, Benoît Payan. A Santa Croce ci sono il segretario del Pd Enrico Letta e Matteo Renzi leader di Italia Viva, il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, ma anche esponenti di Azione, Più Europa, Articolo uno, Verdi, Leu, e numerose associazioni, fra cui Arci e Anpi, il sindaco di Roma Gualtieri e quello di Bergamo Gori.

Ci sono anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, quello della Cgil, Maurizio Landini, e quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nonché il governatore Giani e il presidente del Lazio Nicola Zingaretti. Chiusura sulle note di Imagine di John Lennon.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.