Inneggio all’Islam e messaggi violenti ai clienti: hackerati i social di Brandimarte

Sparita nell’attacco informatico al celebre marchio fiorentino anche la pagina virtuale con la quale l’azienda continuava la sua attività malgrado il Covid. Guscelli: “Danno incalcolabile, come se ci avessero messo una bomba”

L’inneggio alla religione islamica, messaggi violenti nei confronti dei clienti: ecco quello che è successo allo storico marchio fiorentino di gioielli e opere artigianali in argento Brandimarte vittima di un attacco informatico che in attimo ha azzerato i suoi 7.000 follower sui social dell’azienda cancellando anche la vetrina internazionale che consentiva all’azienda di continuare comunque le vendite anche in epoca Covid.

Bianca Guscelli con l’assessore al Commercio Federico Gianassi

Gli hacker hanno polverizzato nel senso più letterale del termine i due profili Instagram e anche quello personale di Bianca Guscelli, nipote del fondatore Brandimarte Guscelli. “In questo instabile momento dovuto all’emergenza Covid – racconta amareggiata Guscelli – cancellare in un click la vetrina virtuale del negozio è paragonabile ad averci messo un ordigno”. Immediatamente è scattata la denuncia alle forze dell’ordine e anche la segnalazione ai social ma nonostante la tempestività Guscelli non è riuscita a rientrare in possesso dei profili originari e ne ha dovuti creare due di nuovi: Brandimarte_official e Biancaguscelli_official. 

“Ora – prosegue – dobbiamo ripartire da zero. Il danno economico è incalcolabile, come è incalcolabile il danno di immagine recatoci con i messaggi violenti ai nostri clienti. Gli artigiani sono costretti a puntare sui social, la città è deserta  e quello è l’unico canale che abbiamo per cercare di sopravvivere. E’ frustrante per me, che i social li conosco bene, essere vittima di una pirateria informatica del genere e soprattutto non ricevere alcun aiuto o tutela da Instagram. Spero che la mia storia, spinga gli altri artigiani a fare molta attenzione”.

Solidarietà è stata espressa dal presidente di Confartigianato Imprese Firenze Alessandro Sorani: “Esprimiamo tutta la solidarietà a Brandimarte, vittima di un attacco vergognoso, soprattutto in questa fase di pandemia e crisi economica in cui i social sono indispensabili per il lavoro degli artigiani. Voglio fare un duplice appello: da una parte invito tutti gli artigiani ad alzare al massimo la guardia nell’uso dei social e dall’altra chiedo a tutti di cercare i nuovi profili di Brandimarte e Bianca Guscelli per seguirli e condividerli con gli amici. Aiutiamoli a recuperare quanto è stato tolto loro, anche questo vuol dire supportare l’artigianato”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.