Italiano testimonial sulla vaccinazione, ma ci sono 11 morti e aumentano i ricoverati (+9)

L’allenatore della Fiorentina e il medico sociale Luca Pengue sposano la campagna “Abbiamo fatto 30. Facciamo 31”. Contagi a quota 372 con una età media di 40 anni

Anche Vincenzo Italiano e Luca Pengue, rispettivamente allenatore e medico della Fiorentina, al pari di tanti altri campioni dello sport che lo hanno fatto in precedenza, hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione contro il Covid “Abbiamo fatto 30. Facciamo 31”. Per loro non ci sono dubbi sulla bontà della vaccinazione. Il concetto è chiaro: se si vuole  essere protetti ed evitare che il virus ritorni a circolare, occorre vaccinarsi.

Lo slogan coniato – sottolinea il Governatore toscano Eugenio Giani – è un invito a vaccinarsi, per chi non l’avesse ancora fatto, e ad effettuare la terza dose, per chi non volesse perdere l’efficacia della copertura vaccinale, trascorsi i 6 mesi dall’ultima somministrazione. Anche se non siamo a livello dell’anno scorso, i contagi stanno risalendo. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia e vanificare i grandi risultati, tra i migliori in Italia, che la Toscana ha raggiunto con l’impegno, la responsabilità e il senso civico dell’intera comunità, a tutti i livelli. Ringrazio tutti i nostri sportivi  che ci aiutano in questa grande opera di sensibilizzazione. Chi non è vaccinato deve immunizzarsi, se vuole partecipare alla vita della comunità. Per chi scegli di non farlo, favorendo la diffusione del virus, ritengo che sia giusta la proposta di provvedimenti restrittivi”.

Intanto però il numero dei contagi resta rilevante e oggi per la prima volta da tantissimo tempo quello delle persone che non ce l’hanno fatta a sconfiggere la malattia torna ad essere a due cifre. Sono  372 in più rispetto a ieri i casi di positività al Coronavirus in Toscana che portano il numero totale a 295.605 da quando è iniziata la pandemia. I guariti sono 359 in più e raggiungono quota 280.781 (95% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 7.469, +0,03% rispetto a ieri. I ricoverati sono 305 (4 in più rispetto a ieri), di cui 39 in terapia intensiva (5 in più). Si registrano 11 nuovi decessi: 5 uomini e 6 donne con un’età media di 84,7 anni ( 2 a Firenze, 1 a Prato, 5 a Pistoia, 1 a Lucca, 1 a Arezzo, 1 a Grosseto).

L’età media dei 372 nuovi positivi odierni è di 40 anni circa (31% ha meno di 20 anni, 17% tra 20 e 39 anni, 27% tra 40 e 59 anni, 18% tra 60 e 79 anni, 7% ha 80 anni o più). Sono 81.899 i casi complessivi ad oggi a Firenze (94 in più rispetto a ieri), 27.086 a Prato (18 in più), 27.993 a Pistoia (31 in più), 15.429 a Massa Carrara (18 in più), 30.028 a Lucca (40 in più), 34.679 a Pisa (33 in più), 21.882 a Livorno (28 in più), 26.568 ad Arezzo (31 in più), 17.542 a Siena (40 in più), 11.944 a Grosseto (39 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Il medico della Fiorentina Luca Pengue

La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 8.058 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 8.224 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.579 casi, Pistoia con 9.626, Pisa con 8.328, la più bassa Grosseto con 5.465. Complessivamente, 7.164 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (2 in meno rispetto a ieri). Sono 15.812 (272 in più) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

Sono 7.355 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.376 a Firenze, 650 a Prato, 684 a Pistoia, 541 a Massa Carrara, 697 a Lucca, 734 a Pisa, 428 a Livorno, 565 ad Arezzo, 364 a Siena, 221 a Grosseto, 95 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.