Kata e gli arresti diventano scontro politico: “Il Pd faccia mea culpa”. “Attacchi pretestuosi”

La piccola Kata che sale i gradini esterni dell'ex Astor nelle ultime immagini diffuse dai Carabinieri

FdI e Lega: “Il Comune smetta di prestare il fianco al Movimento Lotta per la Casa”. La replica Dem: “Accuse che confondono i cittadini, con noi numerosi sgomberi”. SPC: “Parole vergognose”

Parole vergognose in cui il Movimento di Lotta per la casa viene accusato di occupare in maniera indiscriminata, collegandolo indirettamente alla criminalità. La cosa ancora più ridicola è dire che il Partito Democratico sarebbe vicino al Movimento”.

Jacopo Cellai

I quattro arresti di ieri per il racket degli affitti nell’ex hotel Astor, fra cui lo zio materno della piccola Kata, di cui non si hanno più notizie da quasi due mesi, provocano una pesantissima polemica politica a Palazzo Vecchio. Ad accendere le polveri un comunicato di Fratelli d’Italia, vergato da Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, che prendendo lo spunto proprio dagli arresti sottolinea che quanto “succede quando si avvalla politicamente un’organizzazione politica che ha come scopo l’occupazione indiscriminata di ogni bene: pubblico e privato. Il PD faccia “mea culpa” su tutto ciò che è avvenuto nello stabile di via Maragliano e smetta di prestare il fianco al movimento lotta per la casa”.

Antonella Bundu e Dmitrij Palagi

Parole che hanno scatenato la reazione rabbiosa di Sinistra Progetto Comune: “Fratelli d’Italia – attaccano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – non è un gruppo di nostalgici fascisti che la sera brinda a Benito Mussolini. E’ un Partito che esprime il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana e che racconta di voler governare Firenze, magari alleata con Matteo Renzi, a sentire alcune dichiarazioni di questi giorni. Per questo non possiamo far finta di niente, di fronte a un comunicato vergognoso. A fare politica strumentalizzando chi è in condizioni di povertà, come tradizionalmente fa la destra sociale, si finisce sempre per inventare mondi paralleli. Il problema è che sono mondi descritti da chi esercita il potere e ha giornali amici. Il Movimento di Lotta per la Casa è criminalizzato da anni e anni. Subisce denunce, processi e talvolta condanne. Per non parlare degli sgomberi. Inoltre la Costituzione stabilisce che non si può morire di povertà, senza un tetto sulla testa. Tanto che anche la Cassazione ha riconosciuto che la necessità abitativa non è punibile. Semmai c’è un sistema politico che in maniera indiscriminata non si occupa di dare risposte a chi ha bisogno di risposte”.

Federico Bussolin

Sgomberare tutti gli immobili occupati “per riportare legalità in città” è la richiesta della Lega Salvini al sindaco Dario Nardella. “Possibile – dicono il capogruppo Federico Bussolin e il Commissario comunale Federico Bonriposi – che il Comune di Firenze in 7 lunghi mesi non si sia mai reso conto di una situazione così grave? Mai nessuna voce si era sollevata in merito? Il Movimento di Lotta per la Casa non ne sapeva nulla? Agli attuali ospiti (ex occupanti Astor) in uscita dalla Foresteria di Sorgane non saranno per caso concessi alloggi dal Comune a scapito di chi è in apposite graduatorie da tempo? Senza dimenticare inoltre la denuncia sulla stampa del Sunia che evidenziò come molti occupanti stiano già togliendo posto per l’accoglienza (quella vera). Visto l’esito delle indagini per la vicenda ex Hotel Astor, il Comune è in grado di garantire che non esista un medesimo racket delle stanze in tutte le molteplici occupazioni abusive presenti ancora a Firenze (quasi 20)? Nardella solleciti subito senza timori di tenuta della sua coalizione, la Magistratura competente affinché consenta di sgomberare tutti gli immobili occupati. Le violenze, le minacce, i tentativi di estorsione che sono emersi dalle indagini gettano ombre pesantissime sulla città che il primo cittadino non può assolutamente fingere di non vedere. È giunto il momento che il Sindaco svuoti certi covi di illegalità”.

Nicola Armentano

A Lega e Fratelli d’Italia replica Nicola Armentano, capogruppo Pd: “Ancora una volta confondono piani e responsabilità per confondere la cittadinanza. Rispediamo al mittente le loro inaccettabili accuse, pretestuose e senza fondamento. Rinnoviamo la fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura per il lavoro portato avanti. Continueremo ad essere vigili sulla legalità come sempre abbiamo dimostrato di essere: l’amministrazione aveva chiesto lo sgombero dell’Astor immediatamente. Questi sono fatti e smentiscono sonoramente le polemiche di Lega e Fdi. Tutte queste domande e richieste gli esponenti del centrodestra comincino a porle al Governo di cui fanno parte, perché spetta all’esecutivo fornire risposte chiare e certe sull’ordine pubblico, in particolare dinanzi a situazioni complicate. Perché delle due l’una, o devono chiarirsi le idee su chi fa cosa in questa città e nel Paese o semplicemente piuttosto fa loro comodo questa narrazione strumentale dei fatti”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.