Cata: interrotte le ricerche, si indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione

La piccola Cataleya Mia Alvarez

La Procura ha aperto un fascicolo sulla scomparsa della piccola avvenuta sabato pomeriggio all’interno dell’ex hotel Astor di via Maragliano. La mamma sentita per un’ora

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di sequestro di persona a fine di estorsione, per la scomparsa della piccola Cata avvenuta sabato pomeriggio a Firenze, nell’ex hotel Astor di via Maragliano occupato da mesi. Sono due i magistrati che coordinano le indagini dei carabinieri, il sostituto procuratore Giuseppe Ledda e la sostituta Christine von Borries la quale fa parte della Dda di Firenze. Il reato infatti è di competenza della Direzione distrettuale antimafia. La madre di Cata è stata ascoltata dai pm in Procura per oltre un’ora come persona informata sui fatti. Sentita anche un’amica. Dopo il malore avuto domenica pomeriggio, la madre di Cata, Kathrina,  è stata di nuovo portata a Careggi: avrebbe ingerito una piccola quantità di candeggina. Portata in ospedale con un’altra ambulanza anche un’amica della donna. Già domenica la madre della piccola, ascoltata dagli investigatori, aveva fatto i nomi di alcune persone con cui ha avuto degli screzi e che secondo lei potrebbero aver portato via la bambina. 

Intanto la Prefettura di Firenze, al termine della cabina di regia che si è svolta questo pomeriggio, ha deciso la chiusura del «Piano provinciale per le persone scomparse». La piccola di 5 anni, quindi, non sarà più ricercata con le perlustrazioni sul territorio affidate ai volontari della Protezione Civile in quanto ora sono in corso le indagini da parte della polizia giudiziaria coordinata dalla Procura che indaga per sequestro di persona. «Le attività di ricerca hanno dato esito negativo – dice il comunicato diffuso dalla Prefettura – nelle prossime ore sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse».

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.