La Toscana dice no al “bollino nero” sul vino

Lo ha ribadito il Governatore Eugenio Giani a margine della presentazione della 12° edizione del BuyWine. La manifestazione torna quest’anno in presenza con oltre 20mila degustazioni in due giorni e 1.300 etichette in mostra che rappresentano l’eccellenza vinicola toscana

Il Padiglione Spadolini che ospita il BuyWine

Anche la Regione Toscana si oppone alla proposta di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, che ha chiesto di indicare come pericolosi per la salute (con una F nera) tutti i prodotti alimentari che contengono alcol. Lo hanno ribadito oggi il presidente Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, a margine dell’inaugurazione della dodicesima edizione del BuyWine Toscana. “Respingiamo con forza ogni forma con cui la produzione, l’esportazione e la conoscenza del vino toscano nel mondo possano esser in qualche modo limitate – ha detto Giani – Tra l’altro se la trovata del bollino nero dovesse essere adottata e il sistema Nutriscore diventasse norma a livello comunitario, vino, birra e altri prodotti che fanno parte della dieta quotidiana di centinaia di migliaia di consumatori si troverebbero improvvisamente a essere considerati ‘da evitare’.  ‘Il vino fa sangue’, diceva il mio nonno e in quella saggezza popolare c’era tutto il senso del valore nutritivo del vino che dobbiamo riconfermare a gran voce”. 

Con oltre 20mila degustazioni tra oggi e domani, 2.500 incontri B2B scalettati tramite agende digitali e 1.300 etichette in degustazione, la più importante vetrina internazionale del vino Made in Tuscany torna in presenza alla Fortezza da Basso dopo la digital edition del 2021 che aveva visto la spedizione di kit per l’assaggio in tutto il mondo. Spazi più ampi e misure anti contagio potenziate per accogliere oltre 100 buyer provenienti da 30 Paesi. Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Regno Unito, Polonia, Paesi Bassi e Svezia gli Stati più rappresentati. Da registrare la conferma dell’interesse dal Nord America e un sensibile incremento dal Sud America, con una nutrita rappresentanza di buyer provenienti da Colombia, Perù, Cile, Argentina, Messico. Altra novità l’aumento rispetto agli anni passati degli operatori che hanno sviluppato una propria piattaforma di vendita online, in grado di offrire prodotti più ricercati e di nicchia ai propri clienti. “Dopo la scommessa coraggiosa vinta l’anno scorso con la formula adattata alla pandemia – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – quest’anno BuyWine torna in presenza confermando il grande interesse dei buyer e a testimonianza del peso e delle potenzialità che il settore vino rappresenta per la Toscana. Un grande risultato. L’export è uno degli asset su cui viaggia il nostro settore vitivinicolo, un settore che nonostante le restrizioni e i problemi legati al Covid-19 è in crescita e in miglioramento. Siamo consapevoli che quella vitivinicola è una delle filiere di punta dell’intero settore agroalimentare e BuyWine è la vetrina che si merita”.

Sono più di 200 le aziende vitivinicole presenti, di cui circa 100 certificate Bio, per un totale di 25 milioni di bottiglie di vino prodotte ogni anno. La maggior parte provengono dalla provincia di Siena (63), seguono Firenze (52), Grosseto (38), Arezzo (19), Livorno (11), Pisa (7), Lucca, Pistoia e Prato con 3 aziende a testa.  Più di 1.300 le etichette in degustazione, tra IGT Toscana, Chianti, Chianti Classico, Maremma Toscana, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Vinsanto e Morellino di Scansano. A loro disposizione, al piano terra del Padiglione Spadolini, ci sono 2.500 metri quadri in più, tavoli più grandi per garantire un maggior distanziamento tra le postazioni, mascherine e gel distribuiti a ai partecipanti, procedure specifiche per l’utilizzo di materiale usa e getta durante le degustazioni: il tutto per assicurare il più rigoroso rispetto delle normative anti Covid . 

“Il vino si conferma un grande ambasciatore dell’eccellenza toscana nel mondo – ha aggiunto Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze – con un export di 840 milioni nei primi nove mesi del 2021 (+20% sul 2020 e + 12% sul 2019). Questa edizione del BuyWine si svolge in modalità ibrida, con gli incontri finali tra produttori e buyer e le degustazioni in presenza, dopo una fase di profilazione e selezione online durata alcuni mesi che ha consentito di preparare al meglio gli accordi economici conclusivi. Significativa è la presenza di oltre 100 buyer, 36 dei quali dal Nord America che rappresenta il principale mercato di sbocco del nostro vino (34% del totale), a conferma della grande capacità attrattiva della Toscana e delle sue eccellenze”.

Al termine della due giorni in fiera, i buyer internazionali parteciperanno ad un Wine Tour sul territorio, scegliendo tra cinque itinerari ideati in collaborazione con le Camere di Commercio di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Firenze. I tour alla scoperta del “terroir Toscana” avranno inizio il 13 febbraio.

Tutte le foto del presente articolo sono di Ilaria Costanzo

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.