L’ennesimo oltraggio a Santo Spirito: il sagrato usato come un bagno pubblico

Camilla Speranza, portavoce del Comitato dei residenti: “La Basilica deve essere preservata 24 ore su 24 e per fare questo come abbiamo più volte detto serve la cancellata”

Come l’anno scorso, anzi no. Peggio, molto peggio. Con addirittura alcune ragazzine che sbeffeggiavano i residenti facendo loro linguacce e li riprendevano con i telefonini mentre aspettavano di poter urinare accucciate a di una macchina parcheggiata mostrando tranquillamente in lato B in  segno di ulteriore spregio. Il 25 aprile di Santo Spirito, almeno nella parte serale, è stato una volta di più il festival dell’alcool bevuto in quantità industriale e del degrado ben documentato dalle foto e dal video che proponiamo in questo articolo.

“Lo scandaloso 25 aprile sul sagrato della Basilica di Santo Spirito, la pipí sulle facciate del luogo sacro. Non è cambiato niente. Senza cancellata è sempre lo stesso scempio dissacrante”. Non usa mezzi termini Camilla Speranza, portavoce del Comitato Santo Spirito. Il riferimento, infatti, è al progetto che il gruppo di abitanti ha presentato in passato. Un perimetro che possa fare da scudo al sagrato.

“Occorre che la Basilica monumentale di Santo Spirito, capolavoro brunelleschiano, sito Unesco – prosegue Speranza – venga preservata 24 ore su 24 e, come abbiamo più volte sottolineato, poiché è evidentemente impossibile proteggerela 364 giorni all’anno, 24 ore su 24, con le forze dell’ordine, occorre delimitare tutto il perimetro delle scalinate con una cancellata. Le manifestazioni non possono avere luogo su un luogo sacro e facciate, sagrato ed abside non sono e non devono essere scambiate per un orinatoio. Ci domandiamo come mai a Firenze si continui a permettere tutto questo Questura e Prefettura Carabinieri e Polizia, Sindaco Vice Assessori e quant’altro, oltre agli organi di informazione hanno già ricevuto video, foto, nostro comunicato, denunciando le condizioni pietose in cui versano le facciate della Basilica, scalinate e sagrato e il rave party in atto sul sagrato”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.