L’Italia di Mancini stasera al Franchi e Firenze si tinge d’azzurro

Contro la Bulgaria la prima partita ufficiale dopo il trionfo di Luglio a Wembley in vista delle qualificazioni ai Mondiali 2022 del Qatar

San Miniato illuminato d’azzurro

Torna la Nazionale Campione d’Europa per la prima partita di “caccia al Mondiale” che si svolgerà in Qatar l’anno prossimo e Firenze si tinge di azzurro, di viola e dei tre colori della bandiera italiana nello stadio dove gli Azzurri di Roberto Mancini giocheranno stasera (ore 20.45) contro la Bulgaria: l’Artemio Franchi, o come direbbe un tifoso fiorentino un po’ in là con gli anni e nostalgico il “Vecchio Comunale”. Ieri sera porte e torri della città, il museo di Santissima Annunziata, la fontana del Nettuno in piazza della Signoria, San Miniato, il museo del Calcio sono state illuminate con una particolare realizzazione da parte di Silfi e l’iniziativa si ripeterà anche oggi in omaggio ai Campioni.

La Coppa Europa resterà visibile ancora oggi a Palazzo Vecchio durante l’orario di apertura del museo nel Cortile di Michelozzo e poi farà ritorno al Museo del Calcio di Coverciano dove potrà essere ammirata nel prossimo weekend. Fra le iniziative per festeggiare la Nazionale, che vuole aprire un nuovo ciclo proprio partendo da Firenze, va anche segnalata la partita di Calcio Storico che si disputerà l’11 settembre in Santa Croce senza pubblico causa Covid ma con una dedica particolare agli Azzurri. L’Italia neo campione questa sera andrà in campo con: Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson Palmieri, Barella, Jorginho, Verratti, Chiesa, Immobile e Insegne. La Bulgaria risponderà con: Naumov, Turitsov, Antov, Bozhikov, Karagaren, Chochev, Kostadinov, Vitanov, Nedelev, Delev, D. Iliev.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.