Montelatici, “Dare il taser alla Municipale”. Ma Palazzo Vecchio ribadisce: “No, non lo faremo”

Nella foto, un agente di polizia col taser

Dopo l’utilizzo della pistola elettrica da parte della Polizia per fermare l’autore di un tentato furto in un supermercato, prima volta a Firenze, scoppia la polemica fra le forze politiche

Antonio Montelatici (Centro)

Taser sì o taser no? La Polizia, prima volta a Firenze, usa la pistola elettrica per fermare l’autore di un tentato furto in un supermercato. E fra le forze politiche di Palazzo Vecchio scoppia la polemica se dotare o meno anche la Municipale di questo strumento di deterrenza. Questione per la verità non nuova ma prepotentemente rilanciata da Antonio Montelatici (Centro) in commissione 8 (legalità e sostenibilità urbana) che aveva proposto una mozione per dare anche agli agenti in forza a Palazzo Vecchio la possibilità di utilizzare la pistola elettrica. In sostanza Montelatici aveva proposto “una valutazione e sperimentazione dell’impiego del Taser da parte della Polizia Municipale di Firenze” alla luce della “sperimentazione messa in campo dal Ministero dell’Interno che si è conclusa positivamente”; ma la proposta è stata respinta dalla maggioranza di centrosinistra. “Fatto curioso – spiega – durante la stessa seduta la maggioranza ha anche chiesto che venisse ritirato un atto presentato dai Consiglieri Palagi e Bundu, il quale impegnava Sindaco e Giunta a non dotarsi di Taser, in continuità con quanto deliberato nella precedente consiliatura. Insomma una specie di cortocircuito: da una parte la maggioranza è contraria a sperimentare il Taser, ma non vuole precludersi la possibilità di usarlo in futuro”. Montelatici aveva concluso insinuando il dubbio che la Giunta “vorrebbe dotare la Polizia Municipale di pistole elettriche” ma “non ha il coraggio di dirlo perché teme le critiche da parte di una certa sinistra”, oppure “preferisce aspettare che siano altri Comuni a percorrere questa strada per primi”.

Nicola Armentano (Pd)

A strettissimo giro di posta arriva la replica del Pd attraverso il capogruppo Nicola Armentano e la presidente della Commissione 8 Alessandra Innocenti. “Abbiamo detto in più occasioni e ora lo ribadiamo – attaccano -, che non siamo favorevoli a una sperimentazione del taser da parte della Polizia Municipale. Pensiamo che la PM abbia vari strumenti al momento per tutelare la sicurezza dei cittadini. Adesso non c’è una norma nazionale che ne imponga uso per la municipale e non abbiamo intenzione di adottare atti che invece spingano su questo aspetto. Montelatici, inoltre, si informi meglio su questo tema, c’è una sperimentazione in essere in alcune città capoluogo su Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, non sulle polizie municipali. Sulle scelte chiare in tema di sicurezza l’impegno della maggioranza e dell’amministrazione non manca, probabilmente Montelatici fatica ad ammetterlo per poter fare attacchi gratuiti e strumentali”.

Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (SPC)

Per Sinistra Progetto Comune, Antonella Bundu e Dmitrij Palagi sottolineano invece come in commissione la maggioranza abbia ritenuto ancora valida la proposta avanzata già nel 2019 che diceva no al taser per la Polizia Municipale. “Resta – aggiungono – la nostra preoccupazione per la sperimentazione dello strumento, in corso anche a Firenze. L’Assessora alla sicurezza non ci ha spiegato se il Ministero ha dato rassicurazioni rispetto alle sperimentazioni dell’arma, ma torneremo a chiederlo in aula. Gli studi degli ultimi anni confermano come il dispositivo elettrico venga raramente utilizzato al posto delle armi di fuoco. Ci sono evidenti rischi per la salute: le persone possono morire, o subire invalidità permanenti, fisiche e psicologiche. Questo determina responsabilità enormi per chi lo utilizza.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.