Mostre, incontri, letture: così la città ha gridato il suo “No” alla violenza sulle donne

Tante le panchine rosse inaugurate oggi o che lo saranno nei prossimi giorni. Una in particolare: quella all’interno del Museo del Calcio, nella Corte dei Campioni, come segno tangibile di rifiuto a ogni forma di violenza

L’assessore ai diritti e pari opportunità Benedetta Albanese accanto alla panchina rossa posizionata al Museo del Calcio di Coverciano

“Firenze non è rimasta in silenzio ed ha gridato il proprio no alla violenza sulle donne in ogni modo: con nuove panchine rosse, con  spettacoli, mostre, incontri, letture. E poi illuminando di rosso le porte storiche della città  e con una miriade di appuntamenti nei cinque quartieri”. L’assessora ai diritti e alle pari opportunità Benedetta Albanese parla dell’impegno di Comune e quartieri su questo tema: “La cultura del rispetto si impara fin da piccoli, il contrasto alla violenza inizia abbattendo stereotipi, pregiudizi e discriminazioni. Ognuno di noi, ogni giorno può fare la differenza”.

Sono state tante le iniziative in tutta la città per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.  Il Museo Novecento ha rinnovato il proprio impegno contro la discriminazione di genere attraverso la testimonianza dei versi di Anna Achmatova, Sylvia Plath, Antonia Pozzi e Anne Sexton, tra le più significative poetesse del XX secolo. Il reading teatrale Ho letto che l’anima è immortale, a cura di sei giovani attrici del gruppo INuovi, accompagna i visitatori negli spazi della mostra Jenny Saville . 

E’ stata inaugurata oggi pomeriggio dall’assessora Albanese e resterà aperta fino al 20 dicembre la mostra alla Biblioteca delle Oblate: intitolata “Com’eri vestita?” legata alla campagna di Amnesty international “#IoLoChiedo: il sesso senza consenso è stupro”. La mostra, organizzata nell’ambito del Festival dei diritti, racconta storie di abusi poste accanto agli abiti in esposizione che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subìta. Il lavoro vuole sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e smantellare il pregiudizio che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti meno provocanti. Dieci busti sartoriali raccontano dieci storie vere di violenza sessuale attraverso i vestiti che le donne indossavano quando hanno subito la violenza.

La mostra alle Oblate “Com’eri vestita?”

Anche il mondo dello sport si è mobilitato con un momento di riflessione e di confronto con istituzioni locali, giornaliste sportive, giornalisti e donne dello sport sull’utilizzo accorto delle parole, in particolare nel calcio, svoltosi al Centro Tecnico di Coverciano. Ad aprire la giornata, l’inaugurazione di una panchina rossa al Museo del Calcio, posizionata nella Corte dei Campioni. “E’ il nostro messaggio e un segnale tangibile del no ad ogni forma di violenza – ha dichiarato Matteo Marani, presidente della Fondazione del Museo del Calcio – la panchina rossa è proprio all’ingresso del Museo perché sia sempre accesa l’attenzione verso il rispetto. L’iniziativa di oggi è un impegno che prendiamo: quello di costruire momenti di condivisione e di sensibilizzazione sul tema della violenza. Il Museo è un luogo delle famiglie e dei valori”. Apprezzata la testimonianza del cuore di Paola Alberti, mamma di Michela, vittima di femminicidio, che ha raccontato il suo impegno in ricordo della figlia e i suoi incontri, in particolare, nelle scuole e tra i giovani, sul rispetto della vita. Adesione convinta alla Giornata anche da parte del comitato regionale Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) tramite il suo presidente Giammarco Modi: “lo sport e la pallavolo insegnano, fin da bambini, la cultura del rispetto. Un piccolo gesto simbolico di tutto il Comitato Regionale per un grande messaggio di rispetto, parità e non discriminazione”.

Grande l’impegno su questo tema da parte di tutte le  Biblioteche comunali fiorentine con proposte di lettura, bibliografie tematiche, conferenze e presentazioni di libri: tanti eventi per informarsi, conoscere e riflettere su quanto è accaduto nel tempo e su quanto ancora quotidianamente accade. Ad esempio, domani alle 18 alle Oblate Gaia Nanni, poliedrica attrice fiorentina accompagnata da Gabriele Doria alla chitarra, darà vita e voce alle protagoniste di tre racconti con musica dal vivo di “Chi difende Margherita. Tre racconti di Maurizio De Giovanni”.

Inoltre, nonostante la pioggia, è stata inaugurata una nuova panchina rossa all’Orticoltura. Panchine rosse anche in viale Tanini, al parco dell’Anconella (che saranno inaugurate sabato) e nei prossimi giorni taglio del nastro anche alla panchina all’Rsa il Giglio, a quella al Torrino Santa Rosa e all’area Pettini Burresi. Fra le tante iniziative, inserita nel Festival dei Diritti e legata alla giornata contro la violenza sulle donne c’è il il Femfestival con “Play”, il concerto che si svolgerà alla manifattura Tabacchi il 27 novembre alle 18.30, presenta Loredana Lipperini. 

Molto toccante infine la campagna di sensibilizzazione avviata sul web e sui social dai Carabinieri che attraverso due brevi ma incisivi filmati e una serie di immagini hanno voluto testimoniare, al pari delle altre forze dell’ordine, la grande solidarietà e l’estrema vicinanza cercando di fornire coraggio a tutte quelle donne che si trovano in difficoltà, e di trasmettere loro la consapevolezza che insieme si può uscire da situazioni di violenza.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.