Museo del Bigallo, per sei mesi visite guidate al cantiere e ad alcune sale

Si parte il 7 dicembre. Il sindaco Dario Nardella: “E’ un regalo di Natale ai fiorentini”

Il cantiere e alcune sale del Museo del Bigallo saranno nuovamente visitabili gratuitamente per sei mesi a partire dal 7 dicembre. La ri-apertura del museo dell’Asp Firenze Montedomini, avverrà ogni primo sabato del mese fino a giugno 2020 ed è resa possibile grazie alla collaborazione con Real Media, l’azienda che si sta occupando del restauro. Gli architetti e i restauratori guideranno gratuitamente i visitatori tra l’interno del Bigallo e i ponteggi del cantiere esterno in un percorso tra cenni storici e curiosità sui lavori in corso.

L’iniziativa è stata presentata dal sindaco Dario Nardella e dal presidente dell’ASP Firenze Montedomini Luigi Paccosi. Ai cittadini e ai visitatori saranno illustrate le tecniche di restauro adottate, le problematiche sorte durante i lavori, i cenni storici e culturali delle opere d’arte e della Loggia.

È un regalo di Natale ai fiorentini – ha detto il sindaco Dario Nardella -: il Bigallo sta per essere restituito alla città e alla comunità. Il cantiere visitabile consentirà a fiorentini e visitatori di ammirare da vicino le bellezze del museo, piccolo ma straordinariamente ricco di opere d’arte”. Le visite si svolgeranno ogni primo sabato del mese da dicembre a giugno (solo a gennaio saranno il secondo sabato) e dureranno 40 minuti. Ogni gruppo sarà formato da massimo 25 persone. Le prenotazioni per ‘Scoprendo il Bigallo’ saranno gestite da ASP Firenze Montedomini attraverso una sezione dedicata sul sito www.montedomini.net con un form di iscrizione nominativo e un indirizzo e-mail specifico: scoprendoilbigallo@montedomini.net. Gli architetti Floriano Poli e Teresa Lamanna, insieme alla restauratrice Barbara Bersellini, condurranno i visitatori alla scoperta delle bellezze del museo e daranno ragguagli sugli interventi di restauro in esecuzione e sulla metodologia di intervento sulla pulitura del marmo. Verranno poi descritte le statue (che sono in pietra e non in marmo) e svelato il loro significato, e saranno descritti i ritrovamenti dei colori che coprivano le stesse. All’interno si potrà vedere la Sala dei capitani, dove ci sarà una sosta davanti alla Madonna della Misericordia.

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