Nardella: “Sindaci, sentinelle delle scuole per la riapertura”

Il Sindaco e il viceministro all’istruzione Ascani hanno festeggiato l’ultimo giorno di scuola con gli alunni della Carducci e della Dino Compagni: “Il Parlamento abbia un sussulto di dignità e tolga 1,5 miliardi dal sussidio ad Alitalia per darli alla scuola”

Promessa mantenuta. L’aveva detto nei giorni scorsi Dario Nardella che avrebbe organizzato qualcosa per l’ultimo giorno di scuola.

Il sindaco Dario Nardella con la viceministro Anna Ascani

E così il primo cittadino fiorentino, accompagnato dall’assessore all’istruzione Sara Funaro, dal provveditore agli studi Claudio Bacaloni, dalla viceministro all’istruzione Anna Ascani e dal presidente del Q2 Michele Pierguidi stamattina ha voluto portare il proprio saluto agli alunni di quinta elementare della Carducci e agli studenti delle terze medie della Dino Compagni a Campo di Marte festeggiando insieme a loro la fine dell’anno scolastico come “piccolo risarcimento ai veri protagonisti della scuola italiana” che quest’anno a causa delle restrizioni Covid non hanno potuto ritrovarsi con i propri compagni in quello che è un appuntamento fondamentale nella carriera scolastica di ogni ragazzino o ragazzina perché segna il passaggio a un altro istituto in cui si faranno nuove conoscenze e nasceranno altre amicizie.

Non a caso nel grande vidiwall sistemato all’ingresso dei due plessi scolastici campeggiava la scritta “Arrivederci ragazzi, il sindaco di Firenze, la dirigente scolastica, i docenti, il personale Ata”. Ma il riferimento al titolo del film di Luis Malle premiato con il leone d’oro a Venezia nel 1987 forse è solo incidentale perché quella di oggi è stata una giornata all’insegna dell’allegria e della spensieratezza.

L’amicizia che avete costruito in questi anni non ve la porterà via nessuno – ha sottolineato Nardella – né il virus e neppure coloro che hanno chiuso le scuole. In bocca al lupo siete, siete dei ragazzi speciali noi siamo orgogliosi di voi. Ringrazio la viceministra perché come noi ha creduto fino in fondo sulla possibilità di dare questo piccolo risarcimento ai veri protagonisti della scuola italiana che sono gli studenti e le loro famiglie. Ringrazio i docenti che ci hanno permesso di vivere questa giornata anche se piovosa comunque indimenticabile perché le lacrime dei ragazzi e delle ragazze che si sono salutati nelle quinte elementari e nelle terze medie, quasi ottomila a Firenze, sono il segno più bello di questa giornata indimenticabile”.

Ma il primo cittadino fiorentino ne ha approfittato anche per togliersi qualche sassolino rimastogli nelle scarpe da troppo tempo rilanciando la sua proposta al Parlamento di mettere un altro miliardo e mezzo, oltre a quello già stanziato dal Governo, sulla scuola. “Il Parlamento – ha aggiunto – abbia un sussulto di dignità perché ci vogliono 3 miliardi per fare un ottimo lavoro in vista della ripresa di settembre: questo miliardo e mezzo lo tolga dal sussidio per Alitalia. Noi sindaci saremo le sentinelle delle scuole italiane per impegnare il governo a fare ciò che ha promesso: restituire la scuola agli studenti e soprattutto darci gli strumenti per adeguare le scuole che tra qualche mese dovranno adattarsi alle nuove regole. Attraverso la scuola si vede la dignità di un paese”.

Per la viceministro Anna Ascani “Era giusto che vi fosse dato almeno questo. Noi tutti abbiamo sofferto queste settimane di lockdown in cui non potevamo vedere gli amici, dovevamo stare chiusi in casa. Però voi avete sofferto più degli altri perché le settimane in cui siete stati lontani dalla vostra scuola, dal compagno di banco, da tutto quello che la scuola significa purtroppo non potranno esservi ridate. Sarete in una scuola nuova, con nuovi compagni e tutto sarà diverso. Il minimo che potevamo fare era permettervi di dirvi ciao in modo bello condividendo anche lo spazio non solo lo schermo di un computer. Quello è stato  modo per tamponare l’emergenza, ma non è scuola. E allora noi aspettiamo settembre, torneremo tutti a settembre in presenza e in sicurezza. La didattica distanza l’abbiamo fatta, abbiamo imparato tante cose, adesso le portiamo con noi nello zaino ma torniamo a scuola”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.