Nasce “Centro”, la nuova casa dei moderati delusi dal centrodestra sovranista

Un momento della conferenza stampa di presentazione a Palazzo Vecchio

Il raggruppamento a Palazzo Vecchio potrà contare su Ubaldo Bocci (capogruppo) e i consiglieri della Lega espulsi Antonio Montelatici ed Emanuele Cocollini. Ma in futuro l’idea è di farlo uscire dai confini comunali

Se, come diceva qualcuno,  la politica è l’arte del possibile, anche una semplice conferenza stampa di presentazione di un nuovo gruppo consiliare può trasformarsi in qualcosa di diverso e in questo caso di assolutamente imprevisto (o quasi…). E’ quello che è successo durante il battesimo di “Centro” il raggruppamento che unisce l’ex coordinatore del centrodestra Ubaldo Bocci in forza fino a questo momento al Gruppo  Misto e i consiglieri comunali espulsi dalla Lega Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici.

Mentre l’incontro con i giornalisti scorre fra frecciate polemiche, distinguo, richiami a una politica meno gridata, ecco che all’improvviso arriva il fuoriprogramma: Simone Menicucci, figlio dell’ex arbitro di calcio Gino, infiltrato tra i giornalisti esplode contro Cocollini in partica accusandolo di avergli rubato l’idea perché, afferma, “sono il segretario del Movimento Centro costituito il 14 febbraio 2021 a Firenze: Cocollini faceva parte del nostro gruppo, ha conosciuto le nostre idee, una volta espulso dalla Lega si è creato questo movimento”. La reazione di Cocollini è veemente con annuncio di querele mentre Montelatici sottolinea che il nome della nuova formazione che ha debuttato a Palazzo Vecchio “è stato deciso in due ore”.

Riportata alla bell’e meglio la calma si torna a parlare di politica non senza togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Lo fa Cocollini nei confronti di del suo ormai ex capogruppo Federico Bussolin e del commissario regionale Mario Lolini: “Ci hanno espulso con motivazioni ridicole e false – sottolinea -: il loro è un atteggiamento squadrista. Sono l’emblema di una inadeguatezza della classe dirigente che più volte abbiamo denunciato”. Toni decisamente più soft da parte di Montelatici: “Per noi – dice – è un bel giorno, faremo i costruttori e se la maggioranza farà proposte giuste non voteremo no a prescindere se c’è in ballo il bene della città.

Capogruppo a Palazzo Vecchio di Centro sarà Ubaldo Bocci che detterà la linea da seguire. Il raggruppamento sarà aperto a tutti e si porrà nella scia dei valori del  Ppe. Per il momento resterà all’interno dei confini comunali (non ha ancora un simbolo e per quanto riguarda la partecipazione alle prossime amministrative il discorso è ancora in divenire). Ma l’idea o la possibilità, sempre secondo Montelatici, di farlo uscire fuori ci sono eccome. L’area di riferimento naturalmente il centrodestra, con il sogno segreto forse di sostituirsi a di Forza Italia come schieramento capace di intercettare il consenso dei moderati non sovranisti che in questo momento non solo a Firenze ma anche a livello nazionale stenta a trovare una precisa identità. Sì al green pass, sì all’aeroporto, sì al vaccino e totale appoggio al premier Draghi che ribadisce Bocci “ha contribuito a dare una svolta all’Italia e chi lo vuole sostituire, magari mettendolo al Quirinale, non vuole il bene del paese. In Italia è insostituibile, vorrebbe dire buttare all’aria”, gli altri punti a cui si ispira l’azione di Centro. Del raggruppamento fanno parte anche Marco Passeri e Sergio Massai (Quartiere 1), oltre al giovanissimo consigliere comunale di Empoli Vittorio Battini.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.