Nel Cd ‘Casa do Mar’, guardando al futuro con sorriso e serenità

La band bresciana dei WajA Maja

Il nuovo lavoro dei bresciani WajA Maja, tra jazz, bossa e musica brasiliana, è nato poco prima del lockdown complice una passeggiata in Piazza Signoria. “Abbiamo voluto infondere buone vibrazioni e una ventata di allegria”

di STELLA BIANCHI

Paolo Frontini

“Ero in Piazza della Signoria, pochi giorni prima che iniziasse il lockdown e, curiosamente, mi sono venute in mente le note di una melodia che poi ho trascritto, velocemente, su una ricevuta che avevo in tasca”. Paolo Frontini, compositore, sorride mentre racconta come è nata l’idea, dalla quale, assieme  ai WajA Maja, un gruppo di  musicisti bresciani, ha elaborato “Casa do Mar”,12 brani, originali, una perfetta sintesi tra  jazz, bossa e musica italiana, rivisitata in chiave gardesana, dove risiedono i componenti della band, nata 13 anni fa (tra questi : il chitarrista Vladimiro Leoni, Marco Bortoli, grande conoscitore ed interprete di musica brasiliana, Massimo Saviola, bassista, il batterista Arki Buelli,  ed il percussionista Beppe Gioacchini).

Massimo Saviola

“Sul filo di quelle note,  tra marzo, aprile e maggio, in cui eravamo costretti a casa, per la pandemia -continua Paolo- ho composto, via via, gli altri pezzi, canzoni in cui, ho voluto infondere una ventata di allegria  e tante buone vibrazioni, in un periodo in cui credo ce ne sia particolarmente bisogno”. La voglia di evasione fa da fil rouge al Cd e lo permea tutto, a partire dalla foto scelta per la copertina, la casa del mare, ” Casa do mar”, che poi dà il titolo all’album, scattata,  tempo fa, su una spiaggia esotica.

Vladimiro Leoni

La raccolta tratta però anche temi ecologici; diversi brani parlano di  giovani e ragazzi . “Siamo in una civiltà frenetica ma tu sei felice su quest’isola fuori da qualsiasi regola che soffoca, più  vicina a Dio e alla natura che ti ama cosi”. Le parole dell’Isola ( baciku), secondo dei brani proposti, così come quelle di  “Sara verde età”, storia d’amore tra due giovani, sono un invito a far volare,  in momenti bui come questi, i sogni che albergano  in noi.

Marco Bortoli

“Arrangiare una dozzina di brani,  rimanendo a distanza, non è stato semplicissimo, fortunatamente ci conoscevamo da tempo e c’era molta sintonia tra di noi per cui siamo riusciti ugualmente a portare avanti il lavoro. Poi, quando  finalmente, abbiamo potuto riunirci, abbiamo registrato il Cd, che ora  è finalmente pronto e spero possa piacere a chi lo ascolterà (https:// wajamaja.bandcamp.com/ album/casa-do-mar ; su  You Tube : Waja Maja Casa do mar). Nel lanciarci in questa iniziativa -conclude Paolo Frontini- abbiamo voluto non solo portare serenità con i nostri brani ma  soprattutto guardare al futuro con un sorriso” . Ed un pò di ritmo.

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