“No alla proroga per i tavolini, altrimenti sarà mobilitazione”

L’appello di Manoiquandosidorme al sindaco Nardella e all’assessore al commercio Gianassi: “Si dicono favorevoli a un nuovo Rinascimento e nei fatti sviluppano il degrado del centro storico”

“Niente proroghe all’invasione dei tavolini dopo il 31 dicembre, altrimenti sarà mobilitazione”. Più che un appello quasi una intimazione quella dei comitati e dei vari coordinamenti del centro storico rivologno sia al sindaco Dario Nardella che all’assessore al commercio Federico Gianassi. Da Santo Spirito a Sant’Ambrogio, da Santa Croce a via dei Neri passando per Piazza Santa Felice e Porta Romana il motivo è unico: “Vogliamo tornare a vivere strade e piazze della città senza tavoli e tavolini” che ormai senza soluzione di continuità hanno invaso ormai tutta l’area Unesco e non contenti pensano di potersi allargare ancora impedendo il passaggio su strade e marciapiedi.

“Continuano ad essere bravi solo agli orali – attacca in una nota “Manoiquandosidorme”, storico comitato fiorentino -. Ci riferiamo ai nostri amministratori che, a parole, si dicono favorevoli ad un nuovo rinascimento fiorentino e nei fatti sviluppano il degrado del centro storico. Dicono di favorire il ritorno della residenza in area UNESCO e varano norme che privano i residenti dei pochi posti macchina rimasti e favoriscono la confusione notturna che non fa riposare i residenti “resistenti”.

Parole dure quelle adoperate dal Comitato che se la prende anche con i cosiddetti “somministratori” (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie ecc.) i quali “interpretano queste concessioni come una autorizzazione a fare ciò che vogliono, come se apparecchiassero nel loro cortile e non nella pubblica via”. E non credono molto all’amministrazione quando sostiene, come ha recentemente fatto lo stesso Gianassi in una lettera inviata a un quotidiano locale, che i comportamenti sbagliati degli esercenti vanno sanzionati. “Peccato poi – prosegue il comitato – che non lo faccia. Per questo diciamo no alla proroga. Sembra che solo bar e ristoranti siano stati colpiti dal Covid. Sembra che i residenti siano immuni. Peccato che in questo mese di agosto molti di questi locali, che adottano la tecnica del “chiagni e fotti”, abbiano anche chiuso per ferie! Forse non è vero che hanno tutti questi problemi economici. Adesso si parla di proroghe alla concessione di ulteriore spazio, oltretutto gratuito, per i tavolini esterni di bar e ristoranti. Non c’è limite al peggio. Quali peccati abbiamo commesso per meritarci questa amministrazione?”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.